57 - Il Documentario sull'Hotel House.
di Antonio MONALDI
Il 16 febbraio 2005, alla presenza di un numerosissimo pubblico, è stato proiettato al cinema Kursaal di Porto Recanati il documentario sull’ “Hotel House” del regista recanatese Giorgio Cingolani.
All’opera, realizzata grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura e alle politiche sociali della Provincia di Macerata, hanno collaborato i sindacati CGIL, CISL e UIL della Provincia stessa.
Il filmato, della durata di circa un’ora, mette bene in evidenza le problematiche connesse alla presenza della truttura, che con i suoi
Come voluto dallo stesso regista, il documentario sviluppa approfonditamente le dinamiche interne al mega complesso, offrendo una visione d’insieme ricca e dinamica.
L’interesse mostrato dalla popolazione locale su questa realtà può essere arricchita ulteriormente sviluppando in futuro altre tematiche:
GLI EXTRA COMUNITARI E LA PROVINCIA.
Nella Provincia di Macerata la presenza è particolarmente significativa in città ricche di imprese e di lavoro. Realtà sicuramente più attrezzate e capaci di favorire una migliore integrazione.I Comuni di Morrovalle e Monte San Giusto, nella zona del basso Chienti, Matelica ed i paesi vicini, nella zona montana, vivono maggiormente queste problematiche.
Quote importanti di extra comunitati si trovano anche a Tolentino, Recanati, Potenza Picena e Cingoli, come pure a Loreto e Castelfidardo in Provincia di Ancona. Tutte raltà in cui non manca di certo l’imprenditoria diffusa.
PORTO RECANATI E IL CONTESTO REGIONALE.
Discorso a parte merita Porto Recanati che, rispetto alle altre città del maceratese e dell’anconetano, proprio per la carenza di imprese si propone come un vero e proprio quartiere dormitorio nella fascia costiera della Regione Marche.
Anche per queste problematiche, per la nostra cittadina, è necessaria una attenta poltica urbanistica e un rigoroso sviluppo edilizio. Che fare?
RECANATI E IL PORTO DI RECANATI
Infine da sottolineare un fatto: a realizzare il documento è stato un recanatese.
Si evidenzia, così, il significativo legame tra la città leopardiana e Porto Recanati.
Un legame che occorre ulteriormente valorizzare.
All’opera, realizzata grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura e alle politiche sociali della Provincia di Macerata, hanno collaborato i sindacati CGIL, CISL e UIL della Provincia stessa.
Il filmato, della durata di circa un’ora, mette bene in evidenza le problematiche connesse alla presenza della truttura, che con i suoi
- 17 piani
- 480 appartamenti
- Oltre 2000 abitanti
- 32 etnie presenti
- 300 nuclei familiari
- 218 minorenni
Come voluto dallo stesso regista, il documentario sviluppa approfonditamente le dinamiche interne al mega complesso, offrendo una visione d’insieme ricca e dinamica.
L’interesse mostrato dalla popolazione locale su questa realtà può essere arricchita ulteriormente sviluppando in futuro altre tematiche:
- rapporto tra le diverse etnie presenti e tra le stesse e i cittadini italiani;
- rapporto con la città ed il territorio, con particolare riguardo all’integrazione scolastica e sociale dei giovani.
GLI EXTRA COMUNITARI E LA PROVINCIA.
Nella Provincia di Macerata la presenza è particolarmente significativa in città ricche di imprese e di lavoro. Realtà sicuramente più attrezzate e capaci di favorire una migliore integrazione.I Comuni di Morrovalle e Monte San Giusto, nella zona del basso Chienti, Matelica ed i paesi vicini, nella zona montana, vivono maggiormente queste problematiche.
Quote importanti di extra comunitati si trovano anche a Tolentino, Recanati, Potenza Picena e Cingoli, come pure a Loreto e Castelfidardo in Provincia di Ancona. Tutte raltà in cui non manca di certo l’imprenditoria diffusa.
PORTO RECANATI E IL CONTESTO REGIONALE.
Discorso a parte merita Porto Recanati che, rispetto alle altre città del maceratese e dell’anconetano, proprio per la carenza di imprese si propone come un vero e proprio quartiere dormitorio nella fascia costiera della Regione Marche.
Anche per queste problematiche, per la nostra cittadina, è necessaria una attenta poltica urbanistica e un rigoroso sviluppo edilizio. Che fare?
- Recupero del vecchio nucleo per dare una abitazione alle giovani famiglie;
- Integrazione della periferia sud della città nel contesto urbano anche mediante una rete di infrastrutture e servizi;
- Sviluppo in armonia con l’ambiente;
- Sviluppo legato al turismo di qualità;
- Valorizzazione dell’esistente per favorire la socializzazione
RECANATI E IL PORTO DI RECANATI
Infine da sottolineare un fatto: a realizzare il documento è stato un recanatese.
Si evidenzia, così, il significativo legame tra la città leopardiana e Porto Recanati.
Un legame che occorre ulteriormente valorizzare.
Antonio MONALDI - Consigliere provinciale