Quando i giovani erano una risorsa.
di Marco Monaldi - Inserito il 22 aprile 2009
Darwin ci insegna che le specie animali evolvono in relazione al costante mutamento dei tempi. I fattori esterni, che l’uomo, con eccessivo egoismo, modifica in base ai propri interessi e ai propri scopi, divengono il termine di paragone su cui si fonda il cambiamento e l’evoluzione di qualsiasi cosa ci circondi.
La farfalla, dal suo colore bianco candido, diventerà nera a causa sell’eccessivo inquinamento prodotto dalle fabbriche, piogge acide, deforestazione, riscaldamento planetario, incidenti nucleari, buchi dell’ozono, rifiuti tossici. Questo atteggiamento di egoismo sempre più soffocante e dannoso dell’uomo comporta conseguenze negative per l’equilibrio naturale del nostro meraviglioso, purtroppo sempre meno, ambiente e di conseguenza anche per noi (non dimentichiamoci che questa è la nostra casa) .
La teoria dell’evoluzionismo sembra ricalcare alla perfezione quello che oggi accade nel mio paese, e purtroppo in qualsiasi parte del globo, dove l’essere umano sta forgiando a proprio piacimento la realtà, per spostare gli equilibri verso il profitto economico e la personale soddisfazione materiale.
Porto Recanati vista con gli occhi di un ventenne è un continuo divenire, un processo inesauribile di mattoni apposti uno sopra l’altro, di camini e canne fumarie che sprigionano odori non proprio gradevoli sul lungomare, di parcheggi a pagamento e garages.
Alcuni giorni fa, in un sabato pomeriggio soleggiato e tiepido, mi è passato in mente, mentre parlavo con la mia ragazza, di passare le prime ore pomeridiane in modo alternativo. Abbiamo deciso che lei avrebbe fatto un giro con i pattini e io l’avrei seguita in bicicletta.
Ecco il punto: se io vi chiedessi in quale posto andreste a pattinare, voi cosa mi rispondereste???
Io a questa domanda non sono riuscito a darmi risposta. Il lungomare è pavimentato con dei mattoncini, molto belli da vedere, ma scomodi per pattinare e anche per camminare (gli anziani fanno una gran fatica).
La pista del bocciodromo è dissestata e poco curata, per non parlare del parco Kromberg antistante e del verde portorecanatese ormai ridotto al minimo ( Pineta Volpini)
Tutto ciò mi ha portato ad una riflessione più ampia.
Gli spazi verdi, gli spazi dedicati ad attività sportive, sono ancora una risorsa su cui spendere o vengono lasciati a marcire senza un minimo di interesse da parte di chi ci amministra??
Questi spazi sono terreno fertile per i bambini, per i ragazzi, per i giovani in generale. Sono strumenti di aggregazione, di socializzazione, di confronto dove giovani e meno giovani, figli e genitori, hanno la possibilità di incontarsi per giocare, parlare, condividere una giornata diversa.
Nella Porto Recanati attuale, io personalmente sento la mancanza di un luogo alternativo dove passare i miei momenti.
Per mia fortuna, arrivato a vent’anni, ho comunque grandi possibilità di muovermi, di incontrare altre persone, di relazionarmi con chi è diverso, di scambiare opinioni.
Pensate invece ai più piccoli, a quella fascia d’età che va dai dieci ai diciotto anni. I vostri figli li volete far crescere davanti la tv o la playstation???
L’unico luogo che, fortunatamente, è riuscito nuovamente, dopo anni cupi, a ritrovare la luce, è l’oratorio Salesiano. C’è un continuo via vai di ragazzi, ragazze, bambini e adulti. Molto, io credo, lo dobbiamo a Don Carlo, che è riuscito a ricreare e riportare dentro l’oratorio valori autentici, che forse i suoi predecessori, avevano un pò smarrito.
Riempirsi la bocca di parole è semplice. Dire che occorre rinnovamento e che i giovani sono l’unica speranza è confortante. Purtroppo quando si passa ai fatti arriva il buio.
Chiudo con un auspicio mio personale, ma che spero sia condiviso da buona parte dei miei coetanei e non. Per una volta lasciamo da parte i nostri atteggiamenti egoistici, apriamo gli occhi tutti assieme. Se è vero che i giovani sono il futuro, dateci degli spazi su cui crescere in modo sano, riempite di verde questa città, create delle strutture su cui possiamo divertirci e passare del tempo assieme.
Desideriamo spazi in cui si possa respirare odore di corteccia, non di vernice fresca!! Soltanto la socializzazionee il confronto tra giovani generazioni potrà garantire un futuro migliore, lontano da crisi economiche e sociali, dove al primo posto nella scala dei valori ci sia la solidarietà, l’umanità, il rispetto verso il diverso.
I mattoni prima o poi cadranno, e noi, se non cambieremo il modo di pensare, ci sbricioleremo con loro.
La farfalla, dal suo colore bianco candido, diventerà nera a causa sell’eccessivo inquinamento prodotto dalle fabbriche, piogge acide, deforestazione, riscaldamento planetario, incidenti nucleari, buchi dell’ozono, rifiuti tossici. Questo atteggiamento di egoismo sempre più soffocante e dannoso dell’uomo comporta conseguenze negative per l’equilibrio naturale del nostro meraviglioso, purtroppo sempre meno, ambiente e di conseguenza anche per noi (non dimentichiamoci che questa è la nostra casa) .
La teoria dell’evoluzionismo sembra ricalcare alla perfezione quello che oggi accade nel mio paese, e purtroppo in qualsiasi parte del globo, dove l’essere umano sta forgiando a proprio piacimento la realtà, per spostare gli equilibri verso il profitto economico e la personale soddisfazione materiale.
Porto Recanati vista con gli occhi di un ventenne è un continuo divenire, un processo inesauribile di mattoni apposti uno sopra l’altro, di camini e canne fumarie che sprigionano odori non proprio gradevoli sul lungomare, di parcheggi a pagamento e garages.
Alcuni giorni fa, in un sabato pomeriggio soleggiato e tiepido, mi è passato in mente, mentre parlavo con la mia ragazza, di passare le prime ore pomeridiane in modo alternativo. Abbiamo deciso che lei avrebbe fatto un giro con i pattini e io l’avrei seguita in bicicletta.
Ecco il punto: se io vi chiedessi in quale posto andreste a pattinare, voi cosa mi rispondereste???
Io a questa domanda non sono riuscito a darmi risposta. Il lungomare è pavimentato con dei mattoncini, molto belli da vedere, ma scomodi per pattinare e anche per camminare (gli anziani fanno una gran fatica).
La pista del bocciodromo è dissestata e poco curata, per non parlare del parco Kromberg antistante e del verde portorecanatese ormai ridotto al minimo ( Pineta Volpini)
Tutto ciò mi ha portato ad una riflessione più ampia.
Gli spazi verdi, gli spazi dedicati ad attività sportive, sono ancora una risorsa su cui spendere o vengono lasciati a marcire senza un minimo di interesse da parte di chi ci amministra??
Questi spazi sono terreno fertile per i bambini, per i ragazzi, per i giovani in generale. Sono strumenti di aggregazione, di socializzazione, di confronto dove giovani e meno giovani, figli e genitori, hanno la possibilità di incontarsi per giocare, parlare, condividere una giornata diversa.
Nella Porto Recanati attuale, io personalmente sento la mancanza di un luogo alternativo dove passare i miei momenti.
Per mia fortuna, arrivato a vent’anni, ho comunque grandi possibilità di muovermi, di incontrare altre persone, di relazionarmi con chi è diverso, di scambiare opinioni.
Pensate invece ai più piccoli, a quella fascia d’età che va dai dieci ai diciotto anni. I vostri figli li volete far crescere davanti la tv o la playstation???
L’unico luogo che, fortunatamente, è riuscito nuovamente, dopo anni cupi, a ritrovare la luce, è l’oratorio Salesiano. C’è un continuo via vai di ragazzi, ragazze, bambini e adulti. Molto, io credo, lo dobbiamo a Don Carlo, che è riuscito a ricreare e riportare dentro l’oratorio valori autentici, che forse i suoi predecessori, avevano un pò smarrito.
Riempirsi la bocca di parole è semplice. Dire che occorre rinnovamento e che i giovani sono l’unica speranza è confortante. Purtroppo quando si passa ai fatti arriva il buio.
Chiudo con un auspicio mio personale, ma che spero sia condiviso da buona parte dei miei coetanei e non. Per una volta lasciamo da parte i nostri atteggiamenti egoistici, apriamo gli occhi tutti assieme. Se è vero che i giovani sono il futuro, dateci degli spazi su cui crescere in modo sano, riempite di verde questa città, create delle strutture su cui possiamo divertirci e passare del tempo assieme.
Desideriamo spazi in cui si possa respirare odore di corteccia, non di vernice fresca!! Soltanto la socializzazionee il confronto tra giovani generazioni potrà garantire un futuro migliore, lontano da crisi economiche e sociali, dove al primo posto nella scala dei valori ci sia la solidarietà, l’umanità, il rispetto verso il diverso.
I mattoni prima o poi cadranno, e noi, se non cambieremo il modo di pensare, ci sbricioleremo con loro.
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