Estate 1978 ? Il campo di calcio dei "frati" diventa lo spazio infinito dentro il quale, ogni giorno, i ragazzi del Porto e non solo,
trovano qualsiasi pretesto per sfidarsi in partite o in tornei di calcio.
Tornei della "gazzosa" o della "'nguria" oppure sfide improvvisate in modo casuale con chi si trova ad essere di passaggio.
Si gioca con quello che si ha indosso e poco importa se le magliette non sono uguali. Ciò che aiuta a riconoscere i propri compagni di
squadra dai provvisori avversari, è la conoscenza reciproca scaturita da una lunga frequentazione e da consolidati rapporti di amicizia.
Ciò che conta non è tanto vincere la partita o il torneo ma è condividere insieme uno straordinario spazio di libertà, gustarsi il
sapore degli sfottò che derivano dalle sconfitte o le lusinghe e i complimenti di una sfida vinta.