Estate 1974, lunedì 19 agosto, quartiere "Castennou". Un gruppo di bambini si ritrova nelle vie del quartiere per condividere
il tempo dedicato al gioco. La spiaggia è a pochi passi e i meno fortunati devono percorrere soltanto pochi metri per raggiungerla e
ovunque ci si trovi nessun ostacolo impedisce la vista del mare.
La spiaggia non è soltanto un luogo di incontro dove dare sfogo all'esubero di energie giovanili.
Per questi bambini essa rappresenta lo spazio dove sono rappresentati i simboli del proprio paese: le lancette, gli argani,
le reti poste in ordine sparso quasi ovunque, le coffe, i carioli, il mare.
Dentro questi simboli c'è il legame con le generazioni precedenti e dunque, nel condividerci il gioco, ci si sente più liberi, più appagati.
Ma anche i vicoli che si intersecano tra loro parallelamente quasi come a far condividere a tutti ciò che in essi succede, offrono
molti stimoli per creare giochi di gruppo.
Non ci si annoia mai. E' questo il quartiere dove, forse più di altri, il senso di appartenenza presenta caratteristiche marcate e durevoli nel tempo.