Estate, fine anni 40 del novecento. E' una splendida giornata di agosto. Il caldo è reso sopportabile da una leggera brezza di
maestrale che, come racconta un antico detto popolare del Porto, "rompe l'osso e non fa male".
Ci si ritrova in spiaggia, per gustarsi il sole di agosto, e fare un tuffo in mare gareggiando a chi lo fa più "rumoroso", cosa
che si ottiene prendendo la rincorsa da un punto preciso della spiaggia, per poi lasciarsi cadere in acqua, a corpo morto, con un salto plateale.
Cadendo in acqua, quello che riesce a fare più "sgrizzi", è considerato il più bravo.
Qualcuno dei partecipanti alla sfida, sbagliando i calcoli o peccando di esuberanza, cade di piatto con la pancia sull'acqua, provocando molto rumore;
ma la pancia...
Alla fine tutto si conclude con una foto di gruppo, che coinvolge anche il vecchio bagnino, fino a poco prima impegnato a custodire la
propria barca, e il giovanissimo don Antonio Fanesi, prete dell'Oratorio Salesiano.