Estate 1962 - Via Rossini - zona sud ex cementificio
Pomeriggio di un giorno d'estate. In sella alla bicicletta con indosso la bianca divisa estiva, le Guardie municipali
(come un tempo venivano chiamati i vigili urbani) effettuano servizio di vigilanza all'interno del territorio comunale.
Il turismo non presenta ancora le caratteristiche di fenomeno di massa. Nelle strade del centro abitato, ancora
non tutte asfaltate, non ci sono auto che si contendono parcheggi bensì tanti ragazzi che le utilizzano come spazio
di gioco: piastre, palline di vetro o di coccio, battimuro con le figurine, oppure in lunghe sfide di gruppo a «cavallo longo».
Ma sono soprattutto le piccole sfide con il pallone, giocate proprio dentro le vie dell'abitato, quasi a contatto con le
case, o con i «carioli» lasciati in sosta sulla strada, che fanno temere ai ragazzi l'arrivo delle «guardie» perchè
serio è il rischio di vedersi portar via il pallone.
Per questo allo loro vista si verifica sempre un fuggi fuggi generale facendo in modo, soprattutto, di non dimenticare in
strada l'amato pallone.