Anno 1948 ? In piedi, fuori l'uscio di casa, con indosso l'immancabile maglia di lana con i polsini leggermente rimboccati e tenendo sulla mano destra la tradizionale
"beretta", Pistolesi Tommaso, meglio noto con il soprannome di "Turututtù", si lascia riprendere dalla macchina fotografica.
Forse la non abitudine della gente del Porto ad essere fotografata, fa vivere lo scatto della fotografia - o del 'nzurmèju come a volte si preferisce dire in dialetto,
come evento importante che quasi sempre viene affrontato con una buona dose di pudore. Proprio per questo, con un gesto gentile e spontaneo tipico della gente umile,
ci si toglie il cappello, in segno di rispetto.
Restando in disparte nelle immediate vicinanze della porta che dà direttamente sulla strada, anche i familiari o parenti prossimi partecipano con una certa
curiosità al clic fotografico.