Giovedì 1 maggio 1980 - A Porto Recanati si celebra la Festa del Lavoro e come tradizione il corteo sfila per
le principali vie del paese preceduto dalla Banda musicale cittadina che nel lungo tragitto intona inni e brani che
celebrano il lavoro.
Alla testa del corteo le Autorità, i rappresentanti del mondo del lavoro e le corone d'alloro che saranno poste in
mare in ricordo dei pescatori caduti nel lavoro della pesca.
Il 1980 si presenta come un anno difficile per il mondo del lavoro e l'economia italiana. E' l'anno della marcia dei
colletti bianchi alla Fiat di Torino; l'inflazione sale al 22% il debito pubblico a 43.000 miliardi di lire, il
petrolio è aumentato del 100%, il costo del denaro del 25% ed il numero di disoccupati è di 1.800.000 nonostante la
produzione industriale faccia registrare un incremento del 6-7%.
L'Italia conta 56.336.000 abitanti. La paga media di un operaio è di 350.000 lire, un kg di pane costa 850 lire,
una tazzina di caffè 250, 1 litro di benzina 850 lire, un giornale 300 lire, 1 kg. di carne di manzo 7600 lire.
Calano fortemente le nascite (che sarà pari al 40% in meno nell'arco di tempo che va da 1970 al 1985) e nello sport
viene alla luce la questione del calcio scommesse e delle partite truccate che coinvolgerà squadre blasonate e miti
del calcio italiano.
Nella foto: Il corteo del Primo Maggio si ferma sul lungomare dove questo incrocia via Masaniello.
Una barca si prepara a gettare in mare la corona d'alloro in memoria dei pescatori caduti mentre la banda musicale suonerà il silenzio.