Primi anni settanta. Per un lungo periodo di tempo l'istituto delle suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue - situato in Corso Matteoti - ha rappresentato per le ragazze e le donne del Porto un importante luogo di formazione dove apprendere elementi di sartoria e di ricamo necessari per le utilità famigliari. La grande stanza situata al piano terra dell'edificio che ospita l'istituto, diventava, in particolari periodi dell'anno, "scuola di lavoro" per imparare a cucire oppure vero e proprio "laboratorio" per apprendere l'arte del ricamo. Si incominciava, generalmente con piccoli lavori; un centrino o un grembiule, per poi eseguire con perizia lavori più impegnativi come capi di biancheria per la casa che spesso andavano a far parte del corredo per la dote di nozze.
Molto frequentato era il laboratorio di ricamo al quale si accedeva dopo avere acquisito una buona esperienza nell'utilizzo di ago e filo.
Munite di telaio, le allieve ricamatrici, passavano e ripassavano fili di cotone variamente colorati fino comporre un ricamo completo in precedenza
disegnato su fazzoletti, tovaglie, camicette, centrini di varia dimensione.