Primi anni 50 del secolo scorso. Un gruppo di amici si ritrova per festeggiare con una "scampagnata" il giorno dedicato a San Giuseppe. I luoghi scelti dalla gente
del Porto per celebrare la ricorrenza con una abbondante merenda, sono quelli della campagna circostante il paese con una particolare preferenza per la collina di Montarice
dotata di una folta vegetazione. Il posto è conosciuto come "Monte de palpa". Famiglie intere e gruppi di amici lasciano le case per raggiungere la campagna, anche con lo
scopo di assicurarsi la migliore posizione, portandosi al seguito una tovaglia di stoffa colorata a scacchi bianchi e rossi, o bianchi e celesti contenente dolci (ciambellò in
particolare o alimenti salati come ilupini messi a bagno qualche giorno prima allo scopo di renderli più morbidi.
Tra i più giovani la festa è particolarmente attesa per sfidarsi nalla Corsa dei carioletti che avviene utilizzando rudimentali slitte di legno, dotate di due assi
trasversali sui quali sono fissate quattro ruote costituite da cuscinetti in acciaio (*) e governate con l'ausilio di una fune che fa da improvvisasto manubrio. La sfida si
disputa in discesa e quindi comporta molta abilità e la consapevolezza di dover correre dei rischi e non di rado si verificano cadute.