Piazza Cinque Giornate - Anno 1962 ? CASTELLANIAntonio all'esterno della sua abitazione, si concede alla macchina fotografica del figlio Vincenzo tornato in paese per le ferie estive. Vincenzo fa il cameriere ed è emigrato anni prima in Germania. Insieme al ricordo del padre che posa fiero di fronte a lui indossando una canottiera di lana perchè, come era solito dire,: "'ndù nun passa el freddu, nun passa mancu el caldu" Vincenzo, attraverso la foto, immortala uno spaccato tipico della vita del paese dove è nato e dove ha trascorso gli anni della sua gioventù. Ecco quindi, i panni stesi ad asciugare con le "mullete de legnu" nella casa vicina abitata dalla Famiglia Falaschini (Checco e 'Ngelina de Fregnetta) disposti su uno spago che funge da appendiabiti mentre a terra fa mostra di se la "catina" (bacinella) di plastica servita per il bucato che conserva ancora il fresco profumo di sapone, con l'acqua che se ne scola via lasciando sulla stradina piccole "pescolle" (pozzanghere).
Ancora più dietro, coperta dalla tradizionale tenda a strisce verticali bianche e celesti, la porta di casa delle sorelle De Angelis: Rosa (per tutti Rosa la bidella) e Irma
(detta Irma de Lupidia).
Di fronte, ma non visibile nella foto, c'è lo spazio riservato al mercato ortofrutticolo, rumorosa meta giornaliera per l'approvigionamento di frutta e verdura e
per questo meglio conosciuta come "Piazzetta delle erbe".