Anno 1967.
Fabbracci Luigi è stato personaggio molto noto alla gente del Porto.
Alle dipendenze del Comune di Porto Recanati ha ricoperto per molti anni il ruolo
di «Guardia Municipale» e da tutti era conosciuto come Giggio la Guardia.
L'innata abitudine della gente del Porto di identificare le persone attraverso
un appellativo o un soprannone, ha sempre rappresentato una sorta di speciale
codice identificativo capace di dare, di ogni personaggio, una precisa sintesi
identitaria legata alla genia di appartenenza o ad altri particolari aspetti
caratteriali, di personalità o di comportamento.
Molti lo ricordano ancora, a bordo della sua bicicletta, mentre prestava servizio per le vie del paese quando il perimetro del nucleo urbano si estendeva dal vecchio mercato ittico (la pescheria) a nord, al passaggio a livello di via De Gasperi a sud.
In particolare i ragazzi impegnati a giocare a pallone dentro le vie del centro, temevano il passaggio delle guardie per la possibilità che venisse «sequestrata» loro la palla con la quale si destreggiavano a «scartarsi» tra loro per poi tirare verso porte immaginarie create in mezzo alla strada con mattoni o borse o qualsiasi altro oggetto utile; tiri che non di rado finivano contro i leggerissimi vetri delle vicine abitazioni, mandandoli in frantumi.