Anno 1972 ? Via Ugo Bassi (oggi via Emilio Gardini). E' giorno festivo e un gruppo di ragazze e ragazzi posa per una foto ricordo all'esterno del portone d'ingresso dell'oratorio. Con l'inizio degli anni 70 del Novecento, l'Oratorio assume un ruolo centrale come luogo di aggregazione giovanile in linea con le trasformazioni in atto nella società che, vedono nel protagonismo giovanile, un motore importante delle esperienze sociali. Alle positive esperienze già avviate nel corso degli anni 60, favorite dalle migliorate condizioni economiche del Paese che hanno contribuito a rendere vivace il contesto sociale, fa seguito una molteplicità di iniziative che interessano settori diversi del vivere e del tempo libero, dallo sport al teatro alla musica, a manifestazioni culturali di vario genere. Per la prima volta nella storia del Porto, lo sport diventa al femminile e sono tante le ragazze che si dedicano alla pratica agonistica, dal basket, alla pallavolo, all'atletica leggera. Situato al centro del nucleo urbano, facilmente raggiungibile e dotato di numerosi spazi che consentono di svolgere numerose attività, l'oratorio, oltre che punto di riferimento per la gioventù, diventa luogo di formazione individuale e collettivo rappresentando così anche le istanze emerse dal Concilio Vaticano II che si rivolge ai giovani del mondo intero « Perché siete voi che raccoglierete la fiaccola dalle mani dei vostri padri e vivrete nel mondo nel momento delle più gigantesche trasformazioni della sua storia. Siete voi che, raccogliendo il meglio dell'esempio e dell'insegnamento dei vostri genitori e dei vostri maestri, formerete la società di domani...»