Via San Giovanni Bosco, anno 1974. Le vie interne all'antico nucleo urbano rappresentano ancora, per molti bambini del Porto, un luogo piacevole e sicuro in cui condividere tempo libero e giochi anche indipendentemente dalla stagione in corso. Le vie del centro, tra la chiesa dei Salesiani e la piazza del Castello Svevo, parallele tra loro, sono densamente abitate e al loro interno è attiva una rete di piccoli negozi e attività artigianali a gestione familiare. Il paese, tra centro urbano e zone rurali, conta meno di 7.000 residenti (6.474 - censimento del 1971; 6.838 nel 1974); il numero delle auto in circolazione è in crescita ma le strade presentano ancora ampi spazi vivibili utilizzati come luogo di socializzazione dai più giovani ma anche come appendice di attività legate alla pesca: dal distendere reti e cordame ad asciugare sul piano stradale, alle operazioni di piccole riparazioni o rammendo delle stesse, ai carioli parcheggiati accanto alle abitazioni dalle "pescivendole" al termine del giro per le vie del paese. Non di rado, inoltre, proprio a ridosso dei marciapiedi, è possibile notare pile di "nazze" appena uscite da improvvisati magazzini pronte per essere trasportare in mare nella stagione della pesca delle seppie.
I cugini Alessandrini - Palanca, frequentano assiduamente via San Giovanni Bosco, dove questa inizia a sud, avendo come confine la Chiesa dei Salesiani. E' la via più ampia tra tutte quelle che scorrono parallelamente a lungomare e Corso, da nord a sud e la vicinanza dell'Oratorio Salesiano, la rende un luogo molto partecipato.