Per un lungo periodo di tempo è stato possibile assistere ed osservare, non solo sulla spiaggia o sul lungomare, ma dentro le vie
dell'antico nucleo urbano, ai lavori di riparazione delle grandi reti da pesca utilizzate dai motopescherecci che componevano la
flottiglia portorecanatese. Le reti venivano distese lungo la strada e legate, per un capo, al muro di una vecchia casa oppure alla finestra della stessa.
Ad eseguire i lavori di "Remacchiatura" erano quasi sempre vecchi pescatori che, per raggiunti limiti di età, si rendevano ancora utili mantenendo sempre
efficiente uno strumento di lavoro così importante come la rete. Chi si sentiva ancora in forza, eseguiva in piedi le riparazioni più impegnative
mentre una vecchia sedia di legno con il fondo impagliato, ospitava chi era più in là con gli anni.
Non si trattava solo di un impegno determinato
dalle necessità di sentirsi ancora utili. Il lavoro sulla rete da pesca alimentava ricordi e situazioni vissute che, non di rado, finivano per
diventare argomento di converszione e di racconti coinvolgendo anche chi, di tanto in tanto, passava sul posto e qualche volta la conversazione si
conlcudeva con la frase, accennata da chi aveva più esperienza, "... Certu che a
guardallu adè' el tempu pare 'cciaccatu. (Guardando indietro il tempo è fuggito via velocemente)