Aumento delle tariffe del servizio mensa: considerazioni.
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di Bruno SAMPAOLESI
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inserito il 25/05/2008
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l costo del pasto erogato alla ditta fornitrice aggiudicatasi l’appalto è
di € 4,37 come risulta dal contratto Rep. N. 2678. Il pagamento viene effettuato mensilmente in base
ai pasti effettivamente erogati. Viene corrisposto un interesse di mora se il pagamento
da parte del comune non avviene entro 60 gg dalla scadenza.
Il contratto è stato stipulato nel settembre 2007 e si dice testualmente:
Il numero dei pasti stimato giornaliero è di circa 500 per un totale annuale di 70.000.
Ed inoltre si dice:” il prezzo complessivo dell’Appalto ai fini fiscali viene determinato
nell’importo per anno scolastico in euro 4,37 ( Euro 305, 90 e per il quinquennio scolastico in euro 1.529 ,500)” (nda - speriamo che questo sia un errore di trascrizione)
A marzo 2008 , cioè ancora nelle stesso anno scolastico,
nel bilancio di previsione 2008, i pasti previsti sono 82000.
Dopo il consiglio comunale che ha stabilito l’aumento delle tariffe dei pasti erogati alla mensa
delle scuole portorecanatesi abbiamo cercato di capire le motivazioni che hanno spinto
l’Amministrazione Comunale ad aumentare tutto in una volta di oltre il 30% il costo per le
famiglie portorecanatesi.
Tab. 1 - Bilancio di previsione Mense scolastiche anno 2008
Voci di spesa
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Voci di Entrata
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Personale
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2 cuoche
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52.917,44
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Concorso delle famiglie
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210.000,00
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1 amministrativo
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3.426,12
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Contributo insegnanti
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13.194,78
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Spese Varie di gestione
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4.085,00
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Esoneri mensa
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13.985,76
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Appalto servizio Mensa
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372.000,00
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Interessi passivi
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4.359,00
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Totale spesa
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436.787,56
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Totale Entrate
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237.180,54
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Tab. 2 - Tariffe per pasto anno scolastico 2007/2008
Soggetti interessati
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Prima €
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Dopo €
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Diff. €
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%
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Alunni scuole materne
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2,60
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3,40
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0,80
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30,77%
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Alunni scuole elementari
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2,90
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3,80
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0,90
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31,03%
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Alunni scuole medie
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3,20
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4,20
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1,00
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31,25%
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Insegnanti
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4,60
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5,30
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0,70
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15,22%
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Assistenti di sostegno
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3,20
|
4,20
|
1,00
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31,25%
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Alunni non residenti
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5,30
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5,30
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100,00%
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prima :periodo GEN – MAR (prima dell’aumento)
dopo : APRILE – DICEMBRE (dopo l’aumento)
La scuola pubblica portorecanatese è sottoposta ad un attacco tendente a
dequalificarla e a ridurla quantitativamente.
Vogliamo anche sottolineare che qui la politica centra molto poco la cosa attiene
alla concezione che si ha della cosa pubblica , alla funzione che si attribuisce all’istruzione
e al diritto allo studio, al modo di amministrare i soldi dei cittadini, all’applicazione di regole eque e condivise.
Infatti prima ancora che porre l’attenzione sul fatto economico specifico vogliamo sottolineare alcune questioni per noi basilari.
Gli aumenti praticati scoraggeranno molte famiglie a scegliere il tempo pieno, cosi facendo diminuiranno
alcuni insegnanti e conseguentemente alcune sezioni, declassando così l’intera scuola.
Nell’applicazione delle tariffe non vi è nessuna differenziazione ne agevolazione.
Le famiglie di Porto Recanati non sono tutte uguali : ci sono quelle meno abbienti,
quelle con più figli, quelle con portatori di handicap, quelle senza casa ,
quelle senza lavoro, niente di tutto questo è previsto nell’applicazione delle tariffe.
Si pensa solamente a pareggiare il bilancio.
Certo, c’è poi la possibilità di chiedere un esonero ma non è la stessa cosa.
E’ particolarmente grave che i bambini non residenti paghino una cifra che è perfino maggiore del costo stesso del pasto. E lo stesso dicasi per gli
insegnanti che tutto sommato non hanno stipendi altissimi ed andrebbero in qualche modo agevolati.
Il bilancio di previsione 2008 sul servizio mense scolastico tende manifestamente a gonfiare le uscite e a ridurre le entrate. Perche’???
Per quanto riguarda la parte economica vera e propria diverse cose appaiono strane e sconcertanti.
La prima delle quali è che il bilancio di previsione, redatto in marzo 2008, prevede, per l’anno solare 2008, l’erogazione di 82.000 pasti mentre il contratto di appalto
che è stato stipulato nel settembre 2007 ne prevede per 5 anni solo 70.000 l’anno.
E’ evidente che questa previsione è artificiosamente elevata, tenendo conto anche del fatto che per tutti e cinque gli anni il prezzo del pasto, fissato in 4,37 euro non cambia,
fatto salvo un eventuale revisione del prezzo nel settembre 2008 fino alla scadenza del contratto stesso.
A questo proposito non sappiamo se vi siano delle regole stabilite per quantificare questa revisione, o se si lascia il tutto alla sola contrattazione tra le parti. Nel secondo caso è evidente che venga vanificata tutta l’efficacia della gara d’appalto al ribasso, se solo dopo un anno scolastico, può essere revisionato il prezzo per il quale è stata aggiudicata la gara di appalto stessa. E’ un modo di procedere che da spazio a qualsiasi pasticciaccio alle spalle delle famiglie portorecanatesi.
Al contrario, per quanto riguarda le entrate sotto forma di contributo delle famiglie, la previsione è calibrata sulle entrate effettive e quindi sui 70.000 pasti , ed anche meno, effettivamente erogati.
Questa constatazione ci fa dire due cose.
L’aumento delle tariffe è causato dal mancato controllo su chi non paga??
Il bilancio di previsione è stato gonfiato ad arte, nella parte delle spese, per giustificare
in qualche modo l’aumento del costo del pasto; oppure vi è una grossa evasione nel pagamento
dei pasti; o ,peggio ancora, tutte e due le cose insieme
.
Noi propendiamo per questa seconda ipotesi; dato che, anche in anni passati, si è verificato
che la gestione del pagamento dei pasti, fosse lasciata senza controllo e soggetta a pratiche non eque.
In definitiva temiamo che coloro che pagano sono costretti a pagare di più anche per quelli che non pagano.
Altra osservazione, sulle uscite, è il costo delle due cuoche, dipendenti del comune.
Nel capitolato speciale d’appalto art. 27 si dice: Oltre al personale dell'Impresa Appaltante,
l’Amministrazione Comunale mette a disposizione del gestore del servizio N. 2 unità di personale,
profilo professionale cuoche per 7,12 ore giornaliere ciascuna.
Se ne deduce che il relativo costo deve essere recuperato, in qualche modo, dal comune,
per cui nel bilancio di previsione questo dovrebbe risultare. Ma questo non è.
Altra voce in uscita che dovrebbe essere tolta è: interessi passivi.
In quanto questi interessi passivi sono da addebitare solamente a ritardati pagamenti al gestore del servizio da parte del comune.
Ma sappiamo che le famiglie pagano anticipatamente il costo del pasto quindi non ci deve essere nessun ritardato pagamento; anzi il comune, come detto nel capitolato speciale d’appalto,
paga le fatture mensili, al gestore del servizio, entro 60 giorni dall’emissione delle stesse.
Quindi l’interesse dovrebbe essere attivo e non passivo.
Secondo nostri calcoli approssimativi le famiglie pagano per intero il costo della refezione
scolastica. al contrario tutte le ditte private che offrono questo servizio si accollano
la maggior parte della spesa. Perche’???
In definitiva abbiamo calcolato, anche se con un certo margine di errore che le famiglie portorecanatesi sopportano per intero il costo del servizio mensa scolastico.
E se consideriamo che le ore dedicate alla mensa fanno parte a tutti gli effetti dell’orario della scuola dell’obbligo è del tutto irragionevole una situazione del genere.
Abbiamo la situazione assurda che un ente pubblico , ed a maggior ragione per l’espletamento di un dovere di fondamentale importanza quale la scuola dell’obbligo carica
sui suoi amministrati tutto il costo del servizio mensa; al contrario qualsiasi ditta privata che offre questo servizio ai propri dipendenti se ne accolla una parte notevole della spesa.
Si vuole privatizzare la scuola pubblica?
Sono proprio questo tipo di scelte che evidenziano l’attacco a cui è sottoposta la scuola pubblica
da parte di amministrazioni sia locali che nazionali di centrodestra, con il fine di privatizzare
la scuola e l’istruzione rendendola così accessibile soltanto a determinate classi sociali.
Bruno Sampaolesi
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inserito il 25/05/2008
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