Era già tutto previsto, fino al Porto che sapevo...

| di: Gruppo Uniti per Porto Recanati | Inserito il 04/11/2009 | Stampa

cusate se ci permettiamo di modificare un pò questa canzone che, come saprete, era interpretata da un notissimo cantante italo-francese. Già, italo-francese.
La novità è la ventilata possibilità che Gaz de France, in cambio dell’autorizzazione «per inerzia» alla costruzione del suo bel rigassificatore in mezzo al nostro mare, potrebbe «compensarci» costruendo una darsena del fantomatico porto che, nelle settimane dell’ultima campagna elettorale, la lista del sindaco ha fatto sfilare per le vie cittadine raffigurato in un gigantesco montaggio grafico.

Ecco che affiorano giganteschi interrogativi, e ci si chiede: ma allora chi sarà nato prima, l’uovo o la gallina? Solo la risposta a questa domanda potrà svelare l’arcano che ha caratterizzato tutta la campagna elettorale: «ma dove prenderanno tutti quei soldi?»
La risposta istintiva, in quelle settimane, era stata: mah, forse li troveranno grazie al senatore. Solo che qui il senatore non c’entra.

Emerge invece il fortissimo sospetto che, mentre da una parte il sindaco «vendeva» il porto ai portorecanatesi, dall’altra vendeva (nel vero senso del termine) il nostro mare a una danarosissima multinazionale!
Senza dire che il denaro che Gaz de France dovrà versare al Comune di Porto Recanati rappresenterebbe una «compensazione», in pratica un indennizzo per il disturbo che il rigassificatore arrecherà al nostro territorio. Una somma che, tra l’altro, andrebbe spesa proprio, come dice il termine, per bilanciare il danno ambientale che subiremo.
Un pò come quello che decide di piazzare il cassonetto dell’umido nel salotto (in questo caso potremmo dire «nel salotto sul mare») e, invece di acquistarsi un aspiratore per eliminare il fetore dei rifiuti, si va a comprare un bel televisore al plasma!

Volendo cercare invece di comprendere l’inerzia dell’amministrazione nei confronti dell’iter autorizzativo del progetto firmato Gaz de France, forse dovremo rifarci ancora alle parole scritte da quel famoso cantante italo-francese: «Se stiamo insieme, ci sarà un perché…».



Gruppo Uniti per Porto Recanati

| Edit: 04/11/2009 | Stampa