Credo che sia.
di Diletta Stacchiotti


RACCONTO PREMIATO con la seguente motivazione:
La traccia narrativa proposta è sviluppata in forma fantasiosa e libera. L’elaborato evidenzia buone capacità descrittive. I sentimenti e le emozioni suscitati dall’amore per il mare sono espressi in modo originale e fanno risaltare alcuni contenuti della vita marinara portorecanatese. La lingua italiana è usata in modo fluido ed appropriato. Corretta è l’applicazione delle regole grammaticali e sintattiche.

Con i piedi nell’acqua e gli occhi all’orizzonte i miei pensieri iniziano a viaggiare. Credo che questo sia l’unico paesaggio che racchiuda la mia anima. Non un mare qualsiasi, non il mare delle nostre meravigliose isole, ma il mare del mio paese. Di sicuro non sarà bello come quello della Sardegna, non sarà limpido come quello del Salento, non trasmette senso di avventura come gli oceani, ma è il mio mare, quello che conosco da quando sono nata.
Lo amo per i ricordi che ho lì, per i momenti che ci ho passato con le persone a me care.

La spiaggia di Porto Recanati d’estate è meravigliosa, piena di bambini che giocano e si divertono, di persone che dopo una stancante giornata di lavoro si rilassano al sole e di ragazzi che non vedono l’ora di fare un bagno rinfrescante.
La spiaggia è caratterizzata da ciottoli grigiastri che brillano al sole; di mattina, quando ancora non c’è nessuno il mare è limpido e calmo. Sembra aspettare i bambini con cui poter giocare o le signore sedute sulla riva che si lasciano accarezzare dalle onde.
Non vede l’ora che arrivino i ragazzi che giocano ad acchiappare più granchi possibili; quindi, nell’attesa se ne sta lì bagnando e rinfrescando la sabbia bollente.

L’orizzonte che si vede dalla spiaggia è fantastico, cielo e mare sembra si tocchino, lo si nota perché il colore cambia di pochissimo, ancora più bello è quando, raramente, entrambi sono della stessa tonalità di blu o di celeste e si confondono.
Guardandolo allora sembra di arrivare veramente ad un infinito e nessuno immaginerebbe che di là si trovi un’altra costa. Il mare attira le persone: le attira da bambini, quando non vedono l’ora di tuffarsi nelle onde, le attira anche da adulti quando fare il bagno non è poi così entusiasmante; non so perché forse per quell’aria salmastra, o per il sole, l’unica cosa di cui sono certa è che il mare ci incuriosisce, di sicuro incuriosisce me, è una delle tante parti del mondo che ancora non abbiamo esplorato completamente quindi fa nascere in noi un sentimento di mistero.

Il mare è un qualcosa che temiamo e che amiamo allo stesso tempo; lo temiamo anche solo per un’onda un po’ più alta delle altre, lo ammiriamo, lo amiamo perché è uno spettacolo della natura quando si verifica ciò.
Proprio per questo motivo è lo specchio della mia anima, nella quale si alternano momenti di burrasca e di calma, sempre e comunque piena di emozioni e gioie.
Alcuni lo amano solo in estate, ma secondo me, invece, il mare ci mostra le sue più grandi bellezze proprio quando si fa scuro, sembra quasi arrabbiato, forse a questo punto conviene più temerlo, proprio come succede agli esseri umani.

Quando una persona dice quello che pensa e non ci piace, la temiamo, ci allontaniamo e torniamo da lei solamente quando è pronta a starci vicino, a volerci bene.
A volte credo che dovremmo prendere esempio dal mare ed essere trasparenti come lui, che non ci nasconde nulla. Se nel suo fondale ci sono delle perle preziose si vedono, come se ci sono dei relitti, non evita mai la tempesta, la affronta e poi torna piatto, non si lascia mai trasportare da essa, cosa che non dobbiamo fare nemmeno noi.

La nostra anima invece nasconde sia le cose belle che le cose brutte purtroppo, magari noi non ce ne rendiamo conto, ma anche i pregi sono difficili da esternare così come i difetti sono difficili da accettare.
Il mare calmo e tranquillo mi fa pensare alle cose belle, alla vera e propria felicità; anche se in quel momento non lo sono, lui riesce sempre con dei ricordi o con i suoni e con il frastuono delle onde a non farmi più sentire il rumore dei miei pensieri e quindi in me emerge un senso di serenità.

Ritrovo molto la mia anima anche quando è in burrasca e riesce a tenere tutti lontano, cosa che anche io faccio. Non conosco il perché di tutto questo ma so che il mare è proprio come noi, come la mia anima con mille sfaccettature, lui colmo di piccoli pesciolini che ci vivono, l’anima colma di mille pensieri ed emozioni.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Diletta Stacchiotti.
a cura di: www.portorecanatesi.it