Anno 1971. Gli alunni della classe 5^ C della Maestra Di Iullo. Insegnante severa ed al tempo stesso affettuosa che amava il
proprio lavoro di educatrice tanto da stimolare e spronare i propri alunni con numerose attività extra didattiche.
Memorabile era a fine anno la "Festa
della Mamma" con canzoni-parodie e sketch e fantastici "lavoretti" di abilità e manualità come la creazione di marionette che servivano a rappresentare composizioni teatrali.
Eppoi gli alberi di natale che ogni alunno metteva nel suo banco, i pupazzi di neve, i porta fiammiferi, e una grande bancarella per mezzo della quale si imparava a
dare il giusto valore al denaro.
Ed ancora: la cartina geografica realizzata con il traforo grazie alla quale la geografia diventava un gioco.
Quindi l'emulazione di giochi come il Rischiatutto usato per imparare a capire l’algebra, fino al dialetto ed alle lezioni di saltarello, impartite con tanto di
costume tipico, che volevano essere uno stimolo a non perdere il contatto con le tradizioni e la memoria delle proprie radici.