Turgidi seni impudichi a sfidare la brezza di maestro,
dorati glutei sparsi sull’arenile infuocato a catturare i raggi del sole,
gonfie vele che segnano tracce spumose giocando sulle onde,
gabbiani in volo planato a disegnare il cielo azzurro;
è vacanza.

Gocce di pioggia battente sollevano odore di sabbia misto a calore,
nuvole di polvere coprono alla vista le onde del mare che gonfia,
la sensazione dell’estate che sfugge riempie il cuore di malinconia,
il pensiero vola alla città ed al lavoro quotidiano;
il sole, in un attimo, si riscopre allo sguardo fra le nuvole sospinte dal vento,
restituendomi serenità ed il gusto dell’ozio.

Lo sguardo si perde oltre la linea dell’orizzonte,
lontano si staglia la sagoma di una nave che insegue terre misteriose;
la spiaggia è deserta,
gli ombrelloni chiusi richiamano alla mente guerrieri stanchi,
l’incessante sciabordio della risacca tiene ancora vivi ricordi di serenità;
domani si parte.