«...Solo Dio sa... della sofferenza di noi bambini appena arrivati a un paese straniero. Io vidi mia madre piangere senza consolazione, quando salii su quel terrazzino della casa di mio zio che abitava nei dintorni di Buenos Aires, in quei tempi nella localitá di San Martín quasi tutte le strade erano di fango, il quartiere dove abitavano i nostri parenti era formato da casette molto precarie, ogni tanto risaliva qualche cipresso, la notte precedente era piovuto, cosí che le persone transitavano con le scarpe piene di fango, ricordo chiaramente che mia madre disse, piangendo, siamo arrivati al cimitero... I tetti delle case erano di lamiera; non avrei più veduto i miei tetti di tegole tutte rosse, da dove pendevano in inverno quelle grandi candele gelate...»