I borghesi.
(02 febbraio 1981)
Tratto da: "Canto la mia generazione"
Edizioni Cappelletti 1981
Poesia postuma pubblicata dagli amici di Enrico
Edizioni Cappelletti 1981
Poesia postuma pubblicata dagli amici di Enrico
I borghesi sono quelli
che puzzano di vecchio e stantio.
Sono quelli che hanno sempre
dominato il mondo.
Li trovi inscatolati
in artifizi dialettici
in fiumi di parole vuote.
Li trovate anche avvolti
nel buon senso comune;
non si sporcano mai le mani.
Per vocazione naturale
chiamati a giudicare tutto e tutti.
I borghesi sono quelli
che sì barricano dietro le istituzioni.
Quelli che non fanno mai
il passo più lungo della gamba.
I borghesi! Aggrappati ad un fondo tinta,
ad un buon dopo-barba.
Dì quelli che
non perdono mai le staffe,
non avendo del resto,
motivo di bestemmiare.
Di quelli che
assaggiano sempre tutto,
così, tanto per provare.
I borghesi non sapranno mai amare
Acrobati della vita,
giocolieri nei sentimenti,
ipocriti nelle amicizie
e rispettosi, rispettosi, mortalmente rispettosi di tutto.
I borghesi lotteranno sempre
per il bene comune
dei loro frivoli interessi
Tratteranno sempre gl' "inferiori”
come un accidente storico,
un neo, una brutta macchia da cancellare;
pìega da nascondere d'un bel vestito.
I figli dei borghesi
non saranno mai bambini.
Non correranno mai verso il sole
per acchiapparlo con le loro gracili, esili dita.