L'odore della musica
Coerente volava tra ruvidi olimpi
fin dentro il mio nodo e timpani
lesi
da aspro flagello, radice dei vinti
esercito avverso di uomini offesi
subivo il momento nuotando spedita
tra gioie assopite da estrema algia
pesando in silenzio con mano
smarrita
quel suono leggero di grande armonia
sorpresa fiutavo di pregna narice
l'odor melodioso tra note garbate
sui tasti del piano di cupa vernice
fuggivano dita a danzar mescolate
l'eterea fragranza diritta colpiva
e senza voler il coraggio infondeva
in me che la sorte temevo cattiva
una nuova speranza flessuosa
nasceva.