Estate 1980. Un gruppo di ragazzi del quartiere Castennou si
ritrova per giocare sopra la copertura in cemento del fosso noto a
tutti con il nome di "fiumarella" perchè, fino a prima della
realizzazione del depuratore, convogliava in mare le acque reflue.
Il gioco è stato sempre un elemento importante di aggregazione per i
giovani di un tempo soprattutto quando i luoghi del gioco erano il
frutto della loro creatività e fantasia. Così ogni angolo del
quartiere poteva essere valorizzato come ambiente di gioco.
Ecco allora che su spazi verdi o sterrati venivano improvvisati
campetti di calcio o di pallavolo, e bastava tracciare sul cemento
linee di colore giallo (proprio come nella foto) per delimitare un
campo da tennis. I luoghi del gioco ospitavano sfide instancabili
che potevano durare ore durante le quali i protagonisti si
sfottevano, si confrontavano, solidarizzavano dando libero sfogo
alle energie in esubero.
In questo modo gli spazi del quartiere contribuivano fortemente alla
formazione umana e sociale dei ragazzi che vi abitavano alimentando
in tutti un forte senso di appartenenza.