Lungomare anno 1959. L'estate è appena trascorsa e settembre si presenta con tutto il suo fascino e la forza dei suoi colori. Le barche riprendono possesso della spiaggia pronte per affrontare le stagioni della pesca. I pochi bagnanti si gustano il caldo sole settembrino e la fresca brezza di maestrale.
I casotti (capanni) non hanno ancora le caratteristiche strisce verticali bianche e celesti e sono pronti per essere riposti nei magazzini per tutto l'inverno. Il kursaal lido che insieme all'Arena Gigli è stato protagonista delle serate estive con la sua musica e i suoi balli, fa bella mostra di se.
Il grattacielo non è ancora stato costruito e tutto appare più lineare e più gradevole alla vista. Al suo posto una casa ad un piano con ingresso anche in via Garibaldi, sul lato nord della quale sosta un'antica automobile, una delle poche in circolazione in quegli anni.
Il lungomare si presenta rinnovato, con le sue balaustre in marmo, le discese in spiaggia accompagnate da scale, la nuova illuminazione, le aiuole curate, le tipiche panchine in legno colorato.
Tutto intorno è armonia e bellezza.