Estate 1970 Ombrelloni variopinti, sdraio di legno con telo di stoffa, canotti e piccoli attrezzi da spiaggia
depositati sulla sabbia ancora fine, capanni in legno da poco tirati fuori dai magazzini che li hanno ospitati per 9 mesi
dell'anno, questo è l'ambiente che caratterizza il "mestiere di bagnino" figura che, per molto tempo, prima ancora che il
turismo divenisse fenomeno di massa, ha visto protagoniste tante donne del Porto.
Vestita di scuro nonostante il caldo, capo a volte coperto da un abbondante fazzoletto bianco, "pianelle" ai piedi per
proteggerli dalla sabbia cha "picca", Maria la bagnina
(Camilletti), si muove tra sdraio e ombrelloni rispondendo alle richieste dei "bagnanti".
La giornata inizia all'alba per conficcare ombrelloni sulla sabbia e sistemarvi a fianco il necessario e finisce dopo il
tramonto, quando tutto viene depositato all'interno dei capanni.
Nei periodi più caldi in spiaggia si consumano anche i pasti e, spesso, si intrattengono relazioni con i turisti ai quali, di
volta in volta, si raccontano fatti ed eventi del posto.