Estate Anno 1960. Sulla strada situata ad ovest del centro urbano, che delimita il confine tra via Montarice e
il quartiere Grotte di Loreto, nelle immediate vicinanze della struttura che ospita il mattatoio comunale, un gruppo
di bimbi si diletta a giocare in strada incuranti della calura estiva.
Non occorrono molti artifizi per giocare. Basta una palla, un pò di figurine, magari quelle dei calciatori, oppure si
fa ricorso alla fantasia per inventare giochi originali che si svolgono in strada, ma anche dentro i luoghi conosciuti,
i vicoli, i campi incolti o le aree sterrate.
Il gioco diventa così momento ludico, gioioso, socializzante, parte creativa e pulsante della vita di paese.