Foto 406 - Invitati al matrimonio di «Domenico e Fortunata».
INVITATI AL MATRIMONIO DI «DOMENICO E FORTUNATA»

Anno 1956? Giorno di Matrimonio in paese. Si sposano Grilli Domenico (Dumè de Calò) e Castellani Fortunata (non presenti nella foto).
In attesa di consumare il pranzo di matrimonio presso il Ristorante Bianchi Vincenzo, parenti ed amici più stretti si concedono al fotografo per una foto ricordo scattata all'esterno di casa Grilli situata in via Garibaldi.

«La festa di matrimonio seguiva un cerimoniale austero, tramandato da generazioni e rigorosamente rispettato. Lo sposo partiva dalla sua casa, sotto il braccio della madre, seguito dai parenti più intimi e poi dagli amici per recarsi a casa della sposa che lo attendeva con tutto il suo corteo aperto da lei e dal padre che la teneva al suo braccio.
I due cortei si fondevano in uno solo per prendere poi la direzione della chiesa. Parenti ed invitati passavano tra due ali di folla e si sottoponevano ad un’autentico slalom perché c’era chi buttava confetti e dovevano in continuazione evitare di calpestare i bambini che si tuffavano tra i loro piedi per raccoglierli. La sposa e suo padre varcavano per primi la soglia della chiesa, seguiti dallo sposo e dalla madre. Anche nei banchi si rispettava l'ordine di precedenza ed i parenti dell’uno occupavano la parte opposta dei parenti dell’altra. Al termine della cerimonia gli sposi si fermavano sulla soglia della chiesa per ricevere «la scunfettata» cioè il lancio beneaugurante di confetti, riso e monetine.
II corteo si dirigeva verso la casa dello sposo, raggiunta in precedenza dalla madre di lui, e qui «la socera» dava il bacio del benvenuto alla sposa e mentre con una mano versava confetti e riso sulle loro teste con l’altra metteva nel «pettu» della sposa un consistente pugno di carta moneta, in segno di prosperità. In attesa del pranzo veniva offerto un semplice rinfresco con ciambellone e vermut.
Il pranzo era a base di carne ed iniziava con la «stracciatella in brodu» alla quale seguiva «el lessu de galina» con contorno di spinaci, poi tagliatelle e carne in umido, fritto e frutta. Il dolce non era previsto. Seguiva, la distribuzione dei confetti a parenti ed invitati.
Durante il pranzo il momento culminante della «scunfettatura» era il più pericoloso; infatti dai banchi, tra gruppi opposti di invitati, partivano autentiche raffiche di confetti, lanciati con una certa foga che causavano danni a piatti e bicchieri e qualche volta alle stesse persone. Al termine del pranzo la sposa divideva il «bucchè» in tanti fiori che tradizionalmente dovevano essere donati alle amiche nubili in segno di buon augurio per le future nozze di queste.»

Nella foto si possono riconoscere:
In piedi da sin.: GRILLI Anna - BRONZINI Nazzareno - BUFFARINI PASQUALE (detto Calello) - VITALI Giovanni - GRILLI Aldo - MATASSINI Mario - CASTELLANI Crispino - CASTELLANI Carlo - CASTELLANI Nemesio
Accosciati o seduti da sin.: GRILLI Pasquale (figlio di Pasquale) - GRILLI Pasquale (padre di Pasquale) - CASTELLANI Vincenzo - SOLAZZI Vittorio - GAETINI Lorenzo - MONALDI Giovanni - GIRI Renato
Testo tratto da: «C'era 'na 'ô...» di Emilio Gardini - Edizioni Tecnostampa Recanati

il mouse sopra la foto aiuta ad identificare i personaggi

Fonte: Archivio fotografico Ettore Cappella
Il riconoscimento di personaggi, luoghi ed eventi proposti in questa foto è reso possibile dalla collaborazione e partecipazione di cittadini che ne portano ancora viva memoria. Nel rispetto civico di tale importante contributo è gradita, in caso di pubblicazione in altri ambienti, siti o social network, la citazione delle fonti nonchè del sito www.portorecanatesi.it

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