Anno 1948 Fabrizio Michelini e Francesco Matassini da sempre sono amici inseparabili con la passione per il teatro. Hanno 17 anni e non di rado si concedono “scorribande con mezzi di fortuna” (spesso col pulman delle ballerine) nei teatri per vedere le Riviste di Macario, Totò, Wanda Osiris, Renato Rascel ecc..

La loro passione li porta, nel 1950, a rappresentare al CineTeatro dell’Oratorio la prima Rivista Portorecanatese.
All’Oratorio esiste già una prestigiosa e seriosa Filodrammatica, ma Fabrizio e Francesco, propongono la loro idea a Marino Scalabroni (che sarà poi l’autore dei testi) e Romolo Cingolani (che sarà il regista) riuscendo a coinvolgere i tanti ragazzi dell’Oratorio con attitudini teatrali le più scanzonate.
Essendo l’Oratorio frequentato da soli ragazzi, tutte le parti femminili sono interpretate da maschi (come del resto succede ancora oggi).

Oltre alle imitazioni dei grandi attori già citati (Fabrizio: Totò, Macario e Rascel, Francesco: Wanda Osiris) si portano in scena nuove figure prettamente portorecanatesi come la “purtannara” che, in scena, poteva permettersi di dire di tutto e di più.
Per molto tempo questo ruolo è stato interpretato da Francesco Torregiani e, successivamente, di Emilio Gardini che in seguito diventerà lui stesso autore e ideatore delle riviste dagli anni 60 fino a metà degli anni ’90.