Spiaggia di Sammarì. Anno 1962?
Calda e luminosa giornata del mese di Giugno.
Antonio Ferraccioni e Antonietta Pandolfi si concedono alla macchina fotografica
per fermare l'attimo. C'è molta tenerezza nei gesti in piena armonia con l'ambiente circostante.
La grande rete "'nvuricchiata" sulla sabbia,
che ricorda il mestiere di pescatore di Antonio. L'argano di legno che fa quasi da cornice ai classici "capanni" (Casotti) non di rado utilizzati come
deposito di utensili e materiali vari.
Il lungomare ancora segnato dalle ferite causate dalle tremende mareggiate del 1959 con i grandi blocchi di cemento sistemati in prossimità della spiaggia che ne fanno da testimoni. I lampioni con struttura in cemento e gli edifici sullo sfondo dove svolgono la propria attività di artigiani il sarto Amilcare Caporalini e il barbiere Antonio Valentini.