Primi anni 70 del novecento. Nella palestra Diaz, quella dove si impara e ci si allena per tirare di boxe, è un momento di calma. Seduti sulle tavole del ring, posto sul lato ovest della palestra, provvisoriamente privo del feltro sul quale poggia il tappeto di tela grezza e resistente, Luigi Rabuini e Adriano Riccetti attendono l'inizio degli allenamenti quotidiani dei pugili tesserati per l'Accademia Pugilistica Porto Recanati.
Luigi Rabuini, classe 1908, sportivo appassionato e competente, dell'Accademia Pugilistica è Presidente, incarico che ricopre sin dai primi anni 50, quando la boxe, al Porto, ha incominciato ad essere importante punto di riferimento del pugilato nazionale e qui venivano a preparare gli incontri e i tornei internazionali ed olimpici, le nazionali dilettanti e i più grandi campioni della noble art italiana.
Adriano Riccetti, che al tempo di gioventù ha tirato di boxe, segue le sorti del pugilato del Porto come dirigente, dedicandosi anche ad allenare ed istruire giovani boxers.