PORTO RECANATI, Aprile
Porto Recanati, a cui primavera ha dato anzitempo un aspetto civettuolo, ci ha accolti invece l'altra sera con una pioggerellina fine fine, con un'aria
grigia e imbronciata come quella del suo vecchio castello svevo.
TIFO AD OLTRANZA
Pescatori prevalentemente, gli abitanti di questa piccola città (tolto qualcuno forse) sono divenuti accaniti tifosi di pugilato; il figlio del panettiere
marina la scuola, il garzone dell'albergatore non è più lui e la caratteristica passeggiata sul lungomare ha perduto la sua attrazione.
Oggi la squadra di pugilato regna dove la popolazione è divisa in due parti: quella che osserva gli allenamenti di mattino perché occupata nel pomeriggio, e quella che
si trova intorno alla palestra il pomeriggio, perché occupata al mattino. E' stato un fortunale sportivo che s'è abbattuto sul luogo, investendo tutti.
La tranquillità che è seguita al 18 aprile ha fatto diminuire l'interesse per l'argomento politico, ma l'attesa aveva allenato alla discussione gli uomini che
ora si sono offerti spontaneamente alle diatribe sportive. C'è chi giura che Bastiani vincerà il campionato, c'è chi scommetterebbe la pesca di due
giorni sull'affermazione di Bollana: i ragazzi tifano principalmente per il gigantesco Zambon, mentre una corrente propende palesemente per il piccolo Zuddas.
GLI ALLENAMENTI
Ogni pescatore riserva la propria simpatia per uno di quei trenta diavoli che saltellando e guizzando percorrono la spiaggia di primo mattino e s'avviano
verso Numana agitando le braccia il capo e il torso come volessero lottare con il Monte Cònero. Di domenica non si fa allenamento, la mattina si va a messa e il
pomeriggio si trascorre parte in alloggio, parte fuori. Ma quotidianamente alle sei e mezza c'è la sveglia: "footing" e ginnastica dalle 7 alle 8,30 e una mezzora
poi per la prima colazione; un'altra mezzora di riposo che i più impiegano a scrivere; quindi lezioni pratiche
e teoriche sino alla 11.30: seconda colazione, passeggiata, riposo e dalle 16,30 alle 19,30 allenamento in palestra, il più faticoso e il più importante perchè
spetta ai pugili mettere in atto ciò che in mattinata s'è spiegato.
Poi un'ora per cena, passeggiata digestiva, ritirata alle 21,45 e silenzio alle 22. Due volte la settimana invece della passeggiata serale è in programma il cinematografo.
Non era giornata di allenamento quella in cui siamo giunti, ma per l'occasione (erano con noi Mazzia e Montefredino) qualche pugile a cui ciò non poteva che
far bene ha incrociato i guanti. Abbiamo potuto quindi vedere Zuddas di fronte al barese Valzani, più aggressivo il primo ed estremamente pericolo, elegante,
trasformato dal giorno in venne l'altro. Calmo e preciso come sua abitudine, è salito sul ring Macale di Roma con De Lucia e Solomone i quali completano il trio barese
della compagine. Anche il piccolo Borraccia, finalista ai campionati campani ha fatto vedere cosa ha imparato. Ottimo, infine, Fasuolo, un torello saldo e combattivo.
La mattina prima c'era stato il primo "battesimo" di Sampaolini e la funzione necessaria per chi entra a far parte dell'allenamento l'aveva lasciato indolenzito
perchè la delicatezza non vige nel regolamento di Porto Recanati.
I ragazzi si allenano allegri e in allegria trascorrono le ore fuori palestra.
Mai vista gioventù più vivace. Quelli che eccedono naturalmente sono i romani capeggiati da D'Ottavio che è stato il primo o ad accattivarsi le simpatie generali,
salutando tutti a grandi gesti e sorrisi come fra vecchi amici. LA zona calma risiede più in basso, fra napoletani e baresi che il contrasto fa sembrare
silenziosi; moderati i settentrionali, con Minatelli loro corifèo che l'elogio di Steve Klaus ha fatto capoclasse.
LA CASA DI GIGLI
Non è stato difficile per gli azzurri prendere d'assalto la cittadella e conquistare il favore degli abitanti. La gita che l'infaticabile Rapaccini ha organizzato al
Santuario di Loreto ha fatto cadere i più sentimentali, la visita a Recanati alla casa del poeta solitario ha fatto il resto, toccando ognuno nel profondo
dell'orgoglio cittadino sinchè l'annuncio del personaggio attualmente più importante del paese, Beniamino Gigli, che metteva a disposizione dei
pugilatori, qualora dovesse occorrere, la propria villa, ha sollevato l'entusiasmo generale.
Roberto Fazi