Primi anni 50 del Novecento. In posa al centro del cortile adiacente l'edificio che ospita le Suore del Preziosissimo Sangue, un
gruppo di giovani ragazze del Porto, che frequenta il corso di taglio e cucito presso il laboratorio delle suore, si rende disponibile al
fotografo per la classica foto ricordo. Come raccontato in altre pagine de "il Paese che non c'è più", in questo periodo in paese sono attive
diverse scuole per insegnare alle ragazze i segreti del ricamo e del cucito.
Oltre ai laboratori di alcuni sarti, molto frequentato
dalle giovani e giovanissime ragazze del Porto, è il grande locale delle suore del Preziosissimo Sangue. Situata in Corso Matteotti, proprio al
centro del nucleo abitato, la scuola di cucito diventa, oltrechè fonte di apprendimento, anche luogo di socializzazione dove condividere le
vicissitudini e gli eventi della vita di paese.