Estate anni 50 del Novecento. Situato all'estremo nord del centro abitato, quasi a ridosso della Pescheria Comunale, il
Dopolavoro della Montecatini, fabbrica attiva al Porto dal 1907, rappresenta, non solo per il personale dipendente,
un punto di riferimento per trascorrere il tempo libero dal lavoro e socializzare.
Oltre a locali interni adibiti ad attività diverse, la struttura dispone di un'ampia area esterna attrezzata con alcune gance di bocce,
dove molto spesso ci si sfida in lunghe partite individuali oppure a coppia o a terna e comunque sempre in relazione al numero degli sfidanti.
Approfittando della vicinanza della struttura, può succedere che in un caldo giorno d'estate, alcuni ragazzi del Porto, tutti residenti
nell'antico quartiere di Castennou e abituati a frequentarsi, decidano di sfidarsi in una partita a bocce.
Si tratta di una sfida semi-seria, che non sempre tiene conto delle rigide regole del gioco delle bocce, anche perchè l'esito finale della sfida
ha una importanza relativa e, al massimo, in palio può esserci una bevuta collettiva.
E' il piacere della compagnia a rendere appagante l'incontro che si manifesta anche nel giocare a piedi nudi.