Via San Giovanni Bosco, anno 1958. Uscita dalla propria abitazione di via Leopardi a fianco del fratello Nicola che tiene sotto braccio, dopo aver percorso
un breve tratto di via Mazzini, Marinella Nalmodi si dirige verso la chiesa dei Salesiani dove ad attenderla c'è Guliano Matassini e dove verrà celebrato il rito
che li unirà in matrimonio. Come è tradizione tra le gente del Porto, l'uscita di casa della sposa, non passa mai inosservata ed è sempre accompagnata
da un seguito di parenti e amici, che formano un vero e proprio corteo fino al luogo della cerimonia. Per la sposa è un momento ricco di emozioni.
A passo deciso, con l'abito bianco e il velo che ne ricopre il volto lasciando trasparire un emozionato sorriso, il bouchet tenuto in mano quasi come fosse una reliquia,
la giovane sposa percorre il centro della sede stradale, mentre molti ragazzi e bambini fanno ala al corteo in attesa di contendersi confetti e monetine che vengono
lanciati al passaggio della sposa.
Le strade del nucleo urbano si presentano al passaggio con il loro fondo sterrato e sono ancora ben visibili e in buon numero le case con tetto basso costituite
dal solo piano terra. Alcune abitazioni, oltre ai panni stesi ad asciugare, espongono sulla via, appese nella parte alta del muro di cinta, piccole gabbie dentro le quali canarini, o altre specie di piccoli
uccelli come cardellini, allietano con il loro canto passanti e vicinato.