Spiaggia del centro storico: settembre 1967. La spiaggia è sempre stata un luogo speciale per la gente del Porto. La lunga fila
di imbarcazioni utilizzate per la piccola pesca, le reti stese ad asciugare sulla sabbia o immediatamente a ridosso del tratto di lungomare, gli argani,
alcuni dei quali fatti di robusto legno, pronti a "rtirare ad alto" gli scafi di ritorno dalla pesca, le prime "Cunculare" (Vongolare") con i loro "pali" sporgenti posizionate
quasi sempre a poca distanza della battigia, oppure, nella stagione delle seppie, la fila di "nazze" (nasse) accatastate insieme alle "reste" (cordame) su un lato delle
barche pronte per essere calate in mare, oltre ad essere percepite come icona identitaria, hanno assunto, per la gente del Porto, uno spiccato valore sentimentale.
La spiaggia vissuta come luogo di relazione, come spazio libero dove da ragazzi condividere il tempo del gioco, e provare gioia, anche da grandi saltando sulla sabbia
dalla bonaria prua di una "cunculara".