Primi anni 90 del Novecento. La manutenzione dello scafo di una barca adibita alla piccola pesca o utilizzata nella versione da "sciabbega",
è una operazione che è frequente osservare lungo tutta la "marina" del Porto. E' una sorta di rito, quasi sempre praticato dai proprietari dell'imbarcazione,
che risulta essere indispensabile per mantenere efficiente lo scafo prima di riprendere le stagioni della pesca. Di solito si tratta di piccoli interventi
di calafataggio per migliorare la tenuta stagna del fasciame in legno, di parziale o totale riverniciatura dello scafo, e di verifica dello stato della chiglia.
Per usanza il periodo preferito, in particolare per le imbarcazioni adibite alla pesca con la "Sciabica" è quello immediatamente a ridosso della primavera.
Così è per la barca denominata "Cefalo" di proprietà di Natello Castellani"'rtirata ad alto" nel tratto di lungomare del
quartiere Castennou" e poggiata su "palanghe" posizionate a proprio a ridosso tra passeggiata a mare e spiaggia.
Munito di una sottile lama di acciaio, "Natello" ripulisce lo scafo prima di ripassarci sopra un nuovo
strato di vernice, quasi sempre di colore bianco e celeste.
Ad aiutarlo nell'operazione di pulitura c'è Nicola Zaccagnini mentre "Crispino Zagaglia, nonno di Nicola, assiste curioso.