Seduta sulla sabbia.
di Lucilla Centanni - classe 5/F



Con i piedi nell’acqua e gli occhi all’orizzonte, seduta sulla sabbi sento un leggero vento che mi accarezza la schiena poi corre verso mare spostando leggermente le onde e alterando la sagoma del sol che riflette sul mare.
Alzo lo sguardo e vedo i gabbiani di color bianco lucido che volano felici e liberi. Sento i pesciolini che mi mordicchiano le caviglie. Intanto sento i miei capelli svolazzare in aria.
Sento la sabbia che si incastra tra le dita dei piedi.

Nel frattempo le barche vela passano velocemente in lontananza lasciando piccole onde.
Avvolta nell’aria salmastra, vedo degli aerei volare e sfiorare le nuvole lasciando una scia bianca che sembra formare una colomba nel cielo.
Il vento mi fa sentire più libera e mi fa pensare alla bellezza del mare.

Ad un tratto noto dei pesciolini rossi saltare fuori dall’acqua com se stessero facendo uno spettacolo. Li guardo incuriosita e stupefatta.
In lontananza un pescatore, seduto su uno scoglio grigiastro cerca di prendere pesci. L’acqua gelida mi rinfresca i piedi mentre l’odore di un cocktail al cocco mi rinfresca il naso.
Amo il mare per tutto questo. Rimarrei a fissarlo per ore ed ore.
Amo la sua bellezza e chissà quante altre creature e segreti si nascondono in fondo al mare e magari nessuno lo ha ancora scoperto.

Sono circondata da sassi e conchiglie di diversi tipi e nel frattempo giunge il tramonto. In questo momento mi piacerebbe indossare una maschera e scoprire tutti gli abitanti del mare.
Dietro di me dei bambini giocano a palla ed urlano ma non mi danno fastidio. Poi sento odore di pesce, forse il pescatore di prima sarà riuscito a pescare qualcosa.

Da piccola mi piaceva molto stare sul materassino.
Ricordo che un giorno stavo lì sopra insieme ad una mia amica e arrivò un’onda molto grande che da dietro ci buttò giù e ci investì.

Andando sott’acqua sentii tutti i sassi incastrarsi tra i capelli. Un’esperienza indimenticabile!
Mentre sto seduta sulla sabbia sento gli schizzi d’acqua solleticare mio viso, soprattutto le mie labbra. Guardo il mare e immagino una sirenetta che nuota.
Per me stare al mare è vita.

Si fa notte, mi alzo dalla sabbia. Domani lo rivedrò.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Lucilla Centanni.
a cura di: www.portorecanatesi.it