Ernesto, un vecchio pescatore portorecanatese, non pescava un pesce da ben ottantaquattro giorni. Il primo giorno insieme a Ernesto salì
sulla barca un ragazzo, e si presentò a Ernesto: "Ciao, mi chiamo Luca, e ho 14 anni".
Ernesto gli chiese se aveva mai pescato e Luca gli rispose di no. Allora la settimana successiva Ernesto gli insegnò tutte le basi, e anche
qualche trucco per pescare più pesci anche se in quella prima settimana non ne furono pescati.
Passata un’altra settimana Luca iniziava a imparare sempre più trucchi, anche se non era riuscito a pescare nemmeno un pesce.
Nella terza settimana a Luca capitò qualche volta di pescare un pesce anche se gli scappava dall’amo, quindi anche nella terza settimana non pescò niente.
Allora durante la quarta settimana i genitori di Luca (Alfonso e Maria) gli iniziavano a dire che forse il pescatore era un portatore di sfortuna
e magari avrebbe dovuto iniziare a guardare altri pescatori con cui andare a pescare, però Luca era fiducioso e per tutta la quarta settimana
continuò a pescare con lui, purtroppo senza successo.
Poiché Luca aveva iniziato a legare con Ernesto, iniziarono già dalla quarta settimana a uscire e fare passeggiate per il lungomare e Ernesto
raccontava a Luca tutte le storie di quando era piccolo.
Ernesto raccontava: "quando avevo otto anni, ogni fine settimana uscivo e andavo in barca a pescare insieme a mio nonno, un pescatore molto esperto,
pensa che pescavamo proprio qui in questo punto di Porto Recanati, però quando avevo undici anni mio nonno morì e da quel giorno decisi di non pescare
più perché mi faceva troppo male pensare ai momenti di quando ero con lui".
Però cinque anni dopo Ernesto aveva preso coraggio e riprovò a pescare in quello stesso punto e da quel giorno ebbe molta fortuna e pescò tantissimi pesci,
però la sua fortuna scomparve e pensò che a causa sua nemmeno Luca riusciva a pescare pesci, però Luca gli rispose che secondo lui non era colpa di nessuno.
Il giorno dopo Luca era molto giù di umore, e quando Ernesto gli chiese il perché Luca gli rispose che erano gli ultimi cinque giorni che avrebbero
passato insieme perché i suoi genitori gli avevano detto di trovare un altro pescatore o non avrebbero più potuto pescare insieme.
Ernesto cercò di rendere questi ultimi cinque giorni speciali regalandogli le attrezzature migliori e facendolo viaggiare più a largo nel mare per provare
nuove zone di pesca. Sfortunatamente nei cinque giorni Luca e Ernesto non pescarono nemmeno un pesce, e quindi Luca dovette andare da un altro pescatore.
Il giorno dopo Ernesto vide Luca andare dal pescatore di fianco a lui e appena iniziarono a pescare Luca pescò subito un pesce. Allora Ernesto vedendo
la scena si rattristò pensando al fatto che lui fosse un porta sfortuna e che avrebbe dovuto smettere di pescare.
La sera, quando andò a letto si ricordò di cosa gli disse suo nonno prima di morire:
-"Ernesto, ricordati sempre questa cosa che ti sto per dire, nella vita quando non riesci ad arrivare al successo non smettere ma continua fino a quando
non ci arrivi".
Allora per i successivi quarantatré giorni Ernesto continuò a pescare anche senza successo perché grazie alle parole del nonno era riuscito a proseguire senza mai nemmeno pensare di mollare e finalmente all’ottantacinquesimo giorno lui fece la pesca più grande che avesse mai visto e fino alla sera pescò decine e decine di spigole, triglie, mormore e tracine.