Era un giorno come gli altri, nel piccolo porto della città di Porto Recanati, ma non per il pescatore di nome Gianni: da ormai ottantaquattro giorni non pescava un pesce. Non demordeva mai: ogni mattina era di nuovo lì e ci riprovava, senza scoraggiarsi.
Quella mattinata, però, prima che potesse salpare, suo figlio Giacomo lo raggiunse di corsa per chiedergli se fosse potuto partire con lui.
Suo padre non acconsentì, perché sosteneva che avrebbe raggiunto il suo obbiettivo da solo. Così Gianni se ne andò; ma, dopo due ore, ritornò
senza nessun bottino. In quel momento, si mise a riflettere attentamente: secondo lui, non riusciva a prendere alcun pesce poiché pensava che gli
mancasse qualcosa! Ma che cosa?
Nel pomeriggio, ripensando alla questione, il pescatore comprese finalmente che da solo non avrebbe concluso nulla e che gli avrebbe fatto comodo
un braccio destro: quale migliore occasione per coinvolgere Giacomo?
Così, l’indomani mattina, invitò il figlio a pescare con lui che, ovviamente, accettò. Dopo mezz’ora, pescarono uno sgombro! Quanta gioia hanno provato!
Prima che il pesce potesse fuggire dalla loro imbarcazione, decisero di ritornare al porto. Sulla strada del ritorno, il pescatore, convinto di quello
che diceva, affermò: “Se oggi abbiamo catturato un pesce, domani ne prenderemo molti di più, ne sono certo!”.
La mattinata di pesca seguente, tornarono a casa con dieci alici, due sgombri e tre sogliole nel sacco: la previsione di Gianni si era avverata!
Da quel giorno, insieme, avrebbero pescato sempre più pesci!
Due giorni dopo, un pescatore portorecanatese di nome Lorenzo, propose di gareggiare per vedere chi avrebbe catturato più pesci: tutti accettarono molto volentieri. Ovviamente, Gianni e Giovanni, decisero di partecipare, ma erano gli unici a pescare in coppia, tanto da essere derisi dagli altri! Il giorno seguente, alle sei del mattino, cominciava la competizione; tutte le persone si radunarono nel porticciolo della cittadina per sistemare le proprie barche prima dell’inizio della gara.
Dopo circa un’ora, il giudice, il marinaio Massimo, segnalò ai gareggiatori che la gara fosse finita! Che tensione avevano provato padre e figlio: la gara era risultata davvero impegnativa per loro! Una volta contato il pescato di tutti, la giuria emanò il verdetto finale: "…E, al primo posto, con sette orate… Gianni e Giacomo!”. Quanta gioia hanno provato!
Così ritornarono gloriosi a casa, con il trofeo in mano, entusiasti del premio e del risultato raggiunto, ma soprattutto con la consapevolezza che questi risultati, grandi o piccoli che siano, derivano dalla voglia di aiutarsi a vicenda, perché, in fondo, si sa: LA COLLABORAZIONE È NECESSARIA, SEMPRE!