Gli sciabbegotti, così come viene definita nel dialetto locale, questa particolare categoria di pescatori, hanno rappresentato un settore importante nell'economia di Porto Recanati.
Ci sono stati momenti nella storia di questà città, 80/100 anni fa, in cui si potevano contare almeno un centinaio di sciabbegotti;
ciò significa che più o meno 500 o 600 persone (mogli, figli e genitori anziani) vivevano del sostentamento
che riusciva a dare loro la sciabica.
Ed è logico che una tale presenza di umanità ha prodotto storie, aneddoti e personaggi in quantità;
ma soprattutto, ha avuto un peso non indifferente nelle vicende di questa comunità.
La quale, comunque, e questo va pur detto per amore della verità, nel passato non ha mai manifestato una grande considerazione
per questa categoria di lavoratori.
Gli sciabbegotti, infatti, contavano meno di tutti.
Meno, soprattutto, dei pescatori d'altura, quelli delle paranze e delle lancette, che, al tempo, costituivano
l'aristocrazia del mare.
Un'antica leggenda sostiene che addirittura i sciabegotti non venivano ritenuti capaci nemmeno di fare da testimoni.
Certo è che sono vissuti a lungo nella miseria.
Negli ultimi anni non è stato più così, ma è pur vero che i nostri sono i tempi in cui, in maniera progressiva
e inesorabile, la sciabica, Sciabbega in dialetto è andata incontro alla sua quasi totale sparizione.
È proprio a questa realtà a questo mondo che per lunghi anni ha caratterizzato la vita sociale
ed economica di Porto Recanati che Il Palio Storico di San Giovanni fa riferimento.
Un evento che fa riferimento diretto alla fatica, al duro lavoro del mare prodotto di uomini umili,
facendo si che non se ne perda la memoria e che di esso non restino soltanto effimeri aneddoti.
Attraverso la Corsa del Palio nel corso di queste 14 edizioni, si è cercato di dare voce ad un antico
modo di concepire la vita, un modo fatto di durezze, di miseria, di immani sacrifici, dal quale ha preso corpo
la attuale comunità portorecanatese.
Dentro questo racconto c'è tutta la simbologia che esprime la vita di una comunità:
la sciabica o meglio, la sciabbega, intesa come tipo di pesca, ma anche come rete
da pesca, ma a Porto Recanati anche come tipo speciale di imbarcazione
il linguaggio degli sciabbegotti, la loro religiosità, i loro metodi di pesca e di vendere il pescato,
eppoi la cantina, luogo cult dello sciabbegotto, il rapporto, spesso malinconico, con il mare,
le loro donne: le purtannare eppoi i personaggi e i tanti aneddoti che li hanno resi tali.
UN PALIO, dunque, che racconta la dura fatica della gente di mare