La Sciabica a Porto Recanati: i numeri.
Alcuni documenti sulla sciabica fanno risalire l'uso economico della pesca al Porto tra il 1000 e il 1200,
epoche in cui sembrava sorgesse presso la nostra spiaggia un discreto numero di case e capanne,
quasi tutte abitate da gente di mare e da pochi commercianti.
Sono inoltre molto vaghe la informazioni circa la presenza di una struttura portuale presso la foce del Potenza. Quasi certamente agli inizi dovette essere prevalente la pesca a sciabica, la più immediata, di più facile realizzazione, ma anche la più precaria.
I primi documenti sulla sciabica sono in alcuni atti amministrativi del Comune di Recanati dei primi decenni del XIX secolo e fanno riferimento che al Porto (intorno al 1825, allora ancora parte integrante del Comune di Recanati) risultavano in attività circa 20 paranze e qualche sciabica.
Sono inoltre molto vaghe la informazioni circa la presenza di una struttura portuale presso la foce del Potenza. Quasi certamente agli inizi dovette essere prevalente la pesca a sciabica, la più immediata, di più facile realizzazione, ma anche la più precaria.
I primi documenti sulla sciabica sono in alcuni atti amministrativi del Comune di Recanati dei primi decenni del XIX secolo e fanno riferimento che al Porto (intorno al 1825, allora ancora parte integrante del Comune di Recanati) risultavano in attività circa 20 paranze e qualche sciabica.
Sciabiche attive nel territorio portorecanatese
Nel 1823, un censimento dello Stato Pontificio certifica che la flottiglia peschereccia locale contava 9 Sciabiche, 2 Pielaghi, 10/12 Gaete addette per il trasporto del pesce fresco e 14/15 coppie di Paranze.
Ogni paia delle stesse dava mantenimento e sussistenza pressappoco a 30 famiglie.
Nel 1830, invece, le sciabiche portorecanatesi che risultano dal prospetto del Numero dei legni nazionali che hanno esercitato la pesca erano 9.
Di certo appartenevano a Crispino Valentini, ras del Porto; le altre erano degli Jorini (Francesco Antonio e poi il figlio Primo), di Antonio Giorgetti e di pochi altri che erano riusciti a mettere la testa fuori dai confini della generale miseria dei marinai dell'epoca.
Le sciabiche nel 1830 erano:
Nel 1902, il numero dei pescatori di Porto Recanati è di 375 e dei pescivendoli di 114
fra le imbarcazioni da pesca si annoverano:
- N. 10 barchetti,
- N. 40 lance,
- N. 7 sciabiche
il pesce sbarcato si vende a «occhio»
Quindi il pesce delle sciabiche si vendeva a occhio.
Ciò significa che anche a quei tempi molta parte del prodotto non passava per i controlli del mercato.
E poi, la vendita a occhio, era forse un sistema per ricavare il massimo possibile dal pescato.
I dati del censimento del 1911 raccontano che a Porto Recanati:
- ci sono 296 tra marinai e pescatori;
- le sciabiche sono 8;
- 80 pescatori (sciabbegotti).
C'è stato un calo anche in questo settore rispetto al 1901, quando le sciabiche erano 10 e gli sciabicotti 100.
Facendo riferimento a tempi più recenti (1987) in un documento a cura dell'Associazione Produttori, della Cooperativa Piccola Pesca datato 31 ottobre 1987, le sciabiche date per esistenti e operanti sono 10.
Oggi l'attività di pesca della sciabica non è più praticata.
Nel 1830, invece, le sciabiche portorecanatesi che risultano dal prospetto del Numero dei legni nazionali che hanno esercitato la pesca erano 9.
Di certo appartenevano a Crispino Valentini, ras del Porto; le altre erano degli Jorini (Francesco Antonio e poi il figlio Primo), di Antonio Giorgetti e di pochi altri che erano riusciti a mettere la testa fuori dai confini della generale miseria dei marinai dell'epoca.
Le sciabiche nel 1830 erano:
Prog | Nome della barca | Luogo di costruzione | Proprietari o direttori (età) | Equipaggio |
1 | LA CAROLINA | Porto Recanati | Doffo Sante e F.lli (23) | 8 |
2 | L'ANNUNZIATA | Porto Recanati | Cirio Pavone (41) P.Recanati | 8 |
3 | L'AQUILA | Porto Recanati | Nicola Flammini (49) - Ermenegildo Rossi (57 ) | 8 |
4 | ANIME DEL PURGATORIO | Fermo | Matteo Feliciotti (42) - Giri Nicola di Francesco (37) | 8 |
5 | LA FORTUNA | Porto Recanati | Giri Nicola (35) - Giri Mariano (20) * (figli di Giacomo) | 8 |
6 | LA QUAGLIA | Porto Recanati | Giovanni Flammini (58) - Crispino Valentini (66) | 8 |
7 | LA PROVVIDENZA | Porto Recanati | Giri Nicola (38) - Ermenegildo Rossi (60) | 8 |
8 | SANT'ANTONIO | Porto Recanati | Giri Simone di Francesco (40) - Giri Vincenzo | 8 |
9 | LA RESUSCITATA | Porto Recanati | Giorgetti Andrea (32) - Giorgetti Vincenzo (29 ) | 8 |
Nel 1902, il numero dei pescatori di Porto Recanati è di 375 e dei pescivendoli di 114
fra le imbarcazioni da pesca si annoverano:
- N. 10 barchetti,
- N. 40 lance,
- N. 7 sciabiche
il pesce sbarcato si vende a «occhio»
Quindi il pesce delle sciabiche si vendeva a occhio.
Ciò significa che anche a quei tempi molta parte del prodotto non passava per i controlli del mercato.
E poi, la vendita a occhio, era forse un sistema per ricavare il massimo possibile dal pescato.
I dati del censimento del 1911 raccontano che a Porto Recanati:
- ci sono 296 tra marinai e pescatori;
- le sciabiche sono 8;
- 80 pescatori (sciabbegotti).
C'è stato un calo anche in questo settore rispetto al 1901, quando le sciabiche erano 10 e gli sciabicotti 100.
Facendo riferimento a tempi più recenti (1987) in un documento a cura dell'Associazione Produttori, della Cooperativa Piccola Pesca datato 31 ottobre 1987, le sciabiche date per esistenti e operanti sono 10.
Oggi l'attività di pesca della sciabica non è più praticata.