A mia madre.
(12/09/1978)
Tratta da: "Frammenti di un'esperienza
Edizioni Cappelletti Aprile 1980
Edizioni Cappelletti Aprile 1980
Quello che più ci strugge dentro
non è la realtà della vita quotidiana;
ma il sapere che non si è più capaci
di cogliere l'attimo fuggente
per regalarsi un sorriso.
...Per tutto questo
posso solo confessare la mia debolezza
e chiedere ancora una volta:
perdono.