Storia di un incontro.

(13/10/1980)
Tratta da: "Canto la mia generazione
Edizioni Cappelletti ottobre 1981

Da tempo sognavo questo incontro
me lo vedevo così: avvolto nel sogno, irreale,
quasi come in quei films dove lo sguardo dei due,
da anni legato solo al ricordo,
ora s'incontra e si narra in un momento
tutto quel tempo passato lontani.

Avrei voluto con me la chitarra quel giorno in stazione,
avrei rievocato assieme a Guccini e il suo « Incontro »
momenti di vita vissuti con te,
t'avrei ricercata come da sempre,
avrei ripreso a giocare col tempo, la lontananza e i tuoi problemi,
volevo abbracciarti, baciarti.
Corrono veloci i secondi quando t'accorgi
che ogni attimo della tua vita non deve sprecarsi,
e già vedo l'autobus strapparti dal sogno
e le facce degli altri che ti sono d'intorno
così indifferenti al vederti andar via
e io che invece vorrei urlare
« Aspetta ancora un po' non te ne andare ».

Ma certo lo so non serve sognare
e oggi ho conosciuto una donna
e con lei sento morire qualcosa,
cioè un mondo anche suo che non può essere storia di oggi.
Quella che mi è davanti è una nuova persona
con meno stampelle di prima e le mie non ci sono.

Ed è così che vorrei conoscerti ora,
alla pari, come esseri umani diversi
ma pur sempre in ricerca.
Un capitolo è chiuso, ne nasce uno nuovo;
voglio esserti amico, chissà se ci stai
e non è cosa da poco.



MI CHIAMO ENRICO - Le poesie di Enrico Traversa