Giusto altrove.
Torno, ti dissi, tra crampi e ricordi
da te, quando certo
sarai rincasata
torna mi hai detto, negli occhi tuoi sordi
brillava una fioca
speranza salata
La mano mi hai stretto, di fiacca dannata
di affanno e di cruccio
che snerva e commuove
straziando un saluto e sarei ritornata
se tu non partivi
per quel giusto altrove
Ora che scempio ha seccato i pensieri
le lacrime bagnano
dolci memorie
ti vedo bellissima nel tuo fiero ieri
una donna compiuta
di mille vittorie
Con le unghie robuste di un vero rimpianto
ti scavo e ti trovo
in me ed ogni dove
sorrido e trasformo il mio livido pianto
in un tenero bacio al tuo giusto altrove.