Anno ?
Volto austero contornato da folti baffi resi grigi dall'età. Abito del giorno di festa; occhi aperti quanto basta per proteggersi dalla
forte luce solare e classico cappello in testa. Così Castellani Fortunato si lascia fotografare seduto su una panchina di una
imprecisata città.
Fortunato è vissuto a cavallo di due secoli (1864-1949) passando dal Regno d'Italia alla Costituzione Repubblicana e dentro le due grandi guerre del novecento.
Pescatore, si è sposato giovanissimo con Pasqualina Pandolfi dalla quale ha avuto Sette figli;
6 maschi e 1 femmina: Biagio (1891), Crispino (1893), Antonio (1896), Marino (1898), Nemezio (1900), Vincenzo (1902, morto durante il servizio militare
e sepolto a Pistoia), Marietta (6/6/1906).
Rimasto vedovo l'11 novembre 1918 a causa dell'influenza spagnola, decide di smettere di fare il pescatore e si dedica a gestire la famiglia allargata dei figli per la quale rappresenta un importante punto di riferimento e per mantenere saldi i legami famigliari, a turno, ogni mese pranza da uno dei suoi figli.
Persona dal carattere mite, ha sempre goduto di unanime stima non solo nell'ambiente marinaro, ma anche di altri ceti sociali, dal medico, al farmacista, al capo stazione