Anno ? A bordo della loro barca a vela, una lancetta di medie dimensioni denominata Ciurla, i fratelli Ferdinando e Giacomo Borini dedicano
gran parte della mattina alla pesca con le Togne. La barca era già appartenuta a Marino Castellani e portava la denominazione « il Gesù » prima che i fratelli
Borini la comprassero da Peppe Monti.
Il nome Ciurla è un termine dialettale e sta a significare «Veloce», «scattante» che sembrano essere proprio le giuste
caratteristiche per la pesca con le togne che si pratica solitamente nel mese di maggio al passaggio dello sgombro, pesce azzurro tipico del mar Mediterraneo,
ricco di valori nutrizionali e anche facile da cucinare.
Fiore e Giacomo si trovano a navigare a sud del paese, all'altezza della Pineta che presenta una vegetazione molto rigogliosa e folta preceduta, ad est, da un tratto di spiaggia
ampio caratterizzato da sabbia fine.
Il mare è calmo e la Ciurla è spinta da un leggero vento "da maestro" mentre i fratelli Borini tengono in mano il legno
o il sughero, della togna sul quale è avvolto un robusto filo di naylon al termine del quale è agganciato un piombo di peso variabile e diversi terminali che fungono da esche.
Di solito la lenza porta due o più ami.
Al Porto lo sgombro è un pesce molto apprezzato e non e raro, transitando dentro le vie del paese, essere catturati dal tipico profumo emanato dalla sua cottura
che, pescatori e purtannare, sono soliti eseguire all'esterno delle abitazioni in un tipico fornello alimentato a carbonella posizionato sul marciapiede o direttamente
sulla sede stradale.
Notizie e informazioni: Carlo Vitali