Con i piedi nell’ acqua e gli occhi all’orizzonte Flora ammirava il tramonto di pomeriggio e ascoltava con piacere il cinguettio
degli uccellini. La ragazza abitava con sua madre Laura in una piccola capanna vicino a un pezzo di costa.
Un giorno decise di fare una nuotata nel mare, ma una volta immersa nell’ acqua, un tentacolo l’afferrò. Era un polpo gigante,
che con un incantesimo la trasformò in una sirena e la rinchiuse nelle profondità del mare, con lei c’erano altre sirene che
come la ragazza erano state rinchiuse.
Flora si fece coraggio e chiese:
- polpo, perchè ci hai rinchiuso?
Il polpo si voltò e disse:
- voi umani avete distrutto il nostro habitat, guardati intorno!
Flora provò a volgere lo sguardo intorno e vide diverse tartarughe bloccate in sacchi di plastica, seppie che morivano ingerendo
rifiuti di vario tipo e sardine che venivano travolte in vere e proprie isole di plastica.
Il polpo disse a sua volta:
- Io sono il polpo anziano, mi chiamo il saggio e il mio compito è proteggere il mare al costo della mia stessa vita!
Flora, dispiaciuta, disse:
- se ci liberi, forse noi serene potremmo aiutarti a ripulire il mare!
Il polpo disse sollevato:
- se farete questo esaudirò un tuo desiderio senza indugi.
Sirene e pesci si diedero da fare, i pesci spazzini ripulirono il fondale, le sardine in gruppi spostarono i rifiuti verso la riva, le sirene raccolsero i rifiuti e il deposero in grosse conchiglie.
Il polpo rimase a bocca aperta nel vedere che le sirene erano riuscite in questa impresa coinvolgendo anche gli altri abitanti del mare, aveva compreso che sulla terra esistevano anche persone sensibili e rispettose, capaci di aiutare chi è in difficoltà e così decise con gioia di annullare l’incantesimo e lasciare che i nuovi amici umani ritornassero a vivere serenamente con i loro simili sulla terra ferma.
Ma prima di andarsene Flora sussurrò il suo desiderio al polpo anziano e ritornò sulla terra ferma.
Ad un tratto Flora intravvise una nave da guerra, un uomo scese dalla nave e Flora, con aria felice, gridò:
- Papà! e gli corse subito incontro.
Il suo desiderio si era avverato e da quel giorno vissero felici e contenti