Jonny e Steve, gli amici liberi
di Viola Fratini - classe 5/D - (Sez. A)


“Sembrava fermo invece metteva tutta la sua forza per risalire controvento.
Il gabbiano Jonny volava come non aveva mai fatto prima, ma ancora non era soddisfatto della sua tecnica di volo”.
” Anche questa sera, la mamma ha iniziato a leggermi la storia della buonanotte, la mia preferita: “Jonny e Steve, gli amici liberi”.

Mi metto comoda, accucciata nel letto e mia madre riprende a leggere: “Mentre continuava ad esercitarsi, proprio sotto di lui, navigava un veliero con enormi vele, la struttura in legno di mogano e un meraviglioso sperone, sul quale era stata intagliata una sirena dipinta d’oro. Il giovane comandante Steve, come sempre, indossava la sua candida divisa e l’immancabile berretto bianco con la piccola visiera nera.
Aveva una ciurma fedele che obbediva ad ogni suo ordine, perché veniva impartito sempre con educazione e rispetto, il capitano infatti non era mai scorbutico.

Quel giorno, a bordo, tutti erano impegnati nella navigazione, perché il vento faceva rollare tantissimo l’imbarcazione. Nessuno quindi aveva visto quel gabbiano solitario. Neanche Jonny aveva notato il veliero. Continuava ad esercitarsi: provava e riprovava, fino al limite delle sue forze. Poi per la stanchezza, cadde precipitando in picchiata proprio sul veliero. Per fortuna rimbalzò su una delle vele, prima di sbattere sul ponte della nave. Era ferito ma non in pericolo di vita.
A salvarlo c’era Steve, che subito gli fasciò l’ala sanguinante. Ora Jonny era in ottime mani, il giovane capitano sapeva come prendersi cura dei suoi ospiti, infatti decise di gettare l’ancora e di fermare la nave per alcuni giorni, in modo da consentire al gabbiano di guarire completamente. Jonny così restò sul veliero e conobbe meglio il suo salvatore.

Tra loro due si era subito creata un’intesa. Jonny gli raccontò che il suo obiettivo era migliorare nel volo e Steve affermò di voler diventare il più grande marinaio di tutti i tempi!”. Ecco, ci siamo! A questo punto della storia ogni volta interrompo la lettura e dico:
- Questa è la mia parte preferita, perché i due personaggi capiscono che vogliono essere liberi di fare le loro scelte! Non devono essere gli altri a decidere per loro!
- Hai proprio ragione Viola, nella vita la cosa più importante è la liberta! - esclama mia madre che riprende a raccontare: “Tra i due, intanto, era nata una bella amicizia. -Issate le vele! È ora di salpare per un nuovo viaggio! - gridò un giorno il capitano Steve - Questa volta però avremo un nuovo membro dell’equipaggio!
Da allora infatti, Steve e Jonny non si separarono più. Il gabbiano viaggiava con loro e continuava ad esercitarsi nel volo. Ogni sera i due amici si raccontavano le imprese compiute durante la giornata.”
Di solito, a questo punto mi addormento soddisfatta.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Viola Fratini.
a cura di: www.portorecanatesi.it