Si tolse i vestiti e si tuffò.
di Anna Picchio - classe 5/A - (Sez. A)


Erano ormai trascorsi ottantaquattro giorni dall’ultima volta che il vecchio pescatore Domenico e il suo giovane aiutante Gregorio avevano pescato un pesce. I genitori di Gregorio minacciarono il vecchio pescatore che, se entro una settimana il figlio non avesse portato a casa almeno un pesce, non lo avrebbero più fatto lavorare con lui.

La mattina dopo il vecchio pescatore si svegliò prima del solito. Decise di tentare la fortuna ed andare a pescare in una parte di mare dove da anni nessuno osava più andare. Era un punto pieno di pericoli, con scogli e correnti marine molto forti. Il vecchio pescatore gettò la rete ma questa si impigliò in uno scoglio. Cercò di tirarla su ma, essendo ormai vecchio e stanco, cadde in mare.

Intanto sulla spiaggia era arrivato Gregorio che, non vedendo la barca del suo maestro, si preoccupò. Prese in prestito una barca e incominciò a cercarlo. Andò in tutti i posti in cui avevano pescato insieme. Ma niente. Pensò che forse fosse sceso a terra per prendere qualcosa da mangiare. Quindi lo cercò a casa sua, tra le bancarelle del pesce e perfino nei piccoli bar. Stava per arrendersi quando decise di andare con la barca dove i suoi genitori gli dicevano sempre di non andare: era un posto dal quale, secondo una leggenda, in pochi avevano fatto ritorno.

Andò là e vide la barca del suo maestro. La rete era gettata, la tirò su e con sua immensa gioia si rese conto che c’era dentro molto pesce: sgombri, sarde, sardoncini... C’era anche una piccola stella marina. Il ragazzo non poteva sapere che quella stella marina era stata salvata dal suo maestro quando era giovane. Ma soprattutto non poteva immaginare che fosse magica.

Non c’era traccia di Domenico sulla barca. Gregorio si guardò intorno. Vide delle bolle fuoriuscire dall’acqua. Così capì che il vecchio pescatore era lì sotto. Gregorio non ci pensò due volte: si tolse i vestiti e si tuffò. Quando entrò in acqua sentì il freddo pungerlo. Voleva risalire, tornare in superficie, ma non poteva. Doveva salvare il vecchio pescatore. Mentre andava sempre più in profondità, sbatté contro uno scoglio e si provocò una profonda ferita sulla fronte.

Mise da parte tutto il dolore e il freddo, fece l’ultimo sforzo e toccò il fondo. Setacciò il fondale e finalmente trovò il corpo privo di sensi del vecchio pescatore, lo prese e lo riportò in superficie. Saliti sulla barca, Gregorio coprì Domenico con i suoi vestiti. Legò le due barche insieme e cominciò a remare.

Nonostante remasse con tutte le sue forze, la corrente li stava spingendo verso gli scogli. Intanto la stella marina aveva riconosciuto il vecchio pescatore e per ringraziarlo gli restituì la vita. La barca si stava per sfracellare contro gli scogli ma, in quell’istante, saltò fuori dall’acqua un pesciolino che disse a Gregorio che doveva restituire al mare la stella marina che aveva pescato insieme agli altri pesci. Gregorio lo fece.

La corrente si placò. Così, il giovane e il vecchio ancora privo di sensi riuscirono, con grande fatica, a ritornare a riva. Gregorio si distese sulla sabbia e si addormentò per la tanta stanchezza.
Quando si svegliò, Gregorio si accorse che non si trovava più sulla spiaggia ma nel suo letto. Balzò in piedi e corse dai suoi genitori per sapere come stesse il pescatore. I suoi genitori gli dissero che il vecchio si era ripreso e che lo stava aspettando sulla sua barca. Il ragazzo corse a vestirsi e raggiunse il vecchio pescatore sul molo. Da quel giorno il ragazzo rimase sempre con il vecchio pescatore Domenico.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Anna Picchio.
a cura di: www.portorecanatesi.it